“Cambierò aria”, le parole di Max Verstappen hanno scosso il mondo della Formula 1. Il pilota olandese ha sorpreso tutti i tifosi
Il campione del mondo della Red Bull è avviato sulla buona strada per il terzo titolo consecutivo. Eppure qualcosa sembra non andare per il verso giusto e le ultime dichiarazioni sono proprio in tal senso. Il Circus trema.
Un week end particolare quello che si sta per vivere in Azerbaijan. La Formula 1 è sbarcata a Baku subito con una importante novità, che riguarda il formato del week end.
Il venerdì diventa il giorno delle Qualifiche, visto che la seconda sessione, dopo le prime Libere, sarà valida per assegnare i posti in griglia per la domenica. Il sabato, invece, è destinato alla Sprint Race e alla nuovissima Sprint Shootout, ovvero la qualifica per la Gara Veloce. Un giorno dedicato quindi interamente alla versione rapida del Gran Premio, con assegnazione di 8 punti al vincitore (vengono premiati i primi 8).
L’ultima delibera è stata votato proprio nelle scorse ore e verrà adottata in tutti e 6 i week end che prevedono una Sprint Race quest’anno. Dopo Baku ci saranno il Red Bull Ring (Austria) il 2 luglio, Spa-Francorchamps (Belgio) il 30 luglio. Poi il Qatar, a Losail, l’8 ottobre, Austin, sede del Gran Premio delle Americhe. Alla fine l’ultima a Interlagos il 5 novembre, sede del Gran Premio del Brasile.
Max Verstappen, il futuro potrebbe non essere in Formula 1: “Mi piacerebbe fare altre cose”
Questi cambiamenti, uniti alle nuove tappe in calendario, non rendono proprio felicissimo Max Verstappen. L’olandese non vede di buon occhio le 23 tappe stagionali, molte delle quali in nuove location esotiche, ma con poca tradizione alle spalle. Da Las Vegas ad Abu Dhabi, passando per Singapore e Arabia Saudita, tutti luoghi dislocati ai quattro angoli del mondo e con pochissima storia e significati intrinsechi.
In Azerbaijan Verstappen si è pronunciato su questi argomenti, nel consueto incontro con la stampa del giovedì. L’orange ha dichiarato: “Non mi dispiacerebbe fare anche altre competizioni oltre alla F1. Vorrei provare le gare di Endurance”.
Poi aggiunge: “Ho anche la passione di creare un team tutto mio, così come sperimentare altre cose al di fuori della guida”. Insomma un leitmotiv che segue il discorso già fatto a Melbourne, quando sottolineò come questa F1 moderna non faccia proprio al caso suo. Non vederlo più dopo il 2028 (scadenza del contratto con la Red Bull) è un’ipotesi concreta.