Sapevate che la casa torinese Fiat ha un trascorso importante con l’Unione Sovietica a cui ha praticamente costruito da zero una vera industria automobilistica? La storia è incredibile e sembra un vero plagio.
Quante volte in passato abbiamo visto con rabbia o facendoci risate per il pessimo lavoro fatto dai progettisti dei cloni di automobili europee infinitamente più famose di quelle prodotte dal brand asiatico di turno? La prova che non soltanto all’estremo oriente del mondo si producono pessime copie delle nostre automobili arriva da un paese tragicamente al centro dell’attenzione in quesi giorni difficili.
La storia della ZAZ 965, piccola utilitaria di origine ucraina prodotta in quella che ai tempi era ancora l’Unione Sovietica e quindi il grande nemico della NATO inizia negli anni sessanta quando la casa italiana Fiat porta a termine alcuni importanti accordi commerciali per aiutare il grande paese ad est della cortina di ferro a creare quasi da zero una propria industria automobilistica.
Il fatto è che l’uscita sul mercato della piccola unitaria venduta anche come Yalta in alcuni paesi occidentali arriva sei anni prima dello storico accordo che porta alla creazione degli stabilimenti produttivi di Togliattigrad quindi si potrebbe anche parlare di plagio in questo caso. Ma vediamo quale automobile fu presa di mira e soprattutto se la ZAZ 965 teneva botta con l’originale.
Ricorda qualcosa…
La linea della piccola vettura ucraina assemblata a Zaparojie dove in origine si costruivano mietitrebbia ed altri veicoli per il lavoro nelle campagne del paese euro asiatico era palesemente ispirata a quella della Fiat 600 uscita nel 1955 vendendo centinaia di migliaia di unità in tutta Europa e scatenando a quanto pare anche qualche tentativo di imitazione.
L’automobile utilizzava anche una meccanica molto simile a quella della piccola utilitaria italiana montando un motore posteriore da circa 27 cavalli capace di spingerla alla rispettabile velocità massima di 90 chilometri orari. Il prezzo era di 1.800 Rubli dell’epoca il che la rendeva molto appetibile per chi cercava una vettura per la città a costo davvero irrisorio.
Ad oggi la vettura non ha una grande fama tra i collezionisti soprattutto per il fatto che ha imitato un’automobile amata quanto la nostra 600 senza alcun tipo di permesso anche se a dirla tutta non è che Fiat abbia fatto molto per impedire al brand ucraino di produrre la sua automobile per nove anni filati prima che venisse sostituita dalla nuova ZAZ 960, a sua volta molto simile alla 600.