Automobili davvero clamorose e tutte con origini italiane. Questo il parco macchine dell’indimenticato avvocato Gianni Agnelli.
Sono passati ormai venti anni da quando Gianni Agnelli non c’è più. Una delle figure più importanti del panorama economico e imprenditoriale del nostro paese.
L’avvocato, così come veniva chiamato spesso vista la sua laurea in giurisprudenza, è stato uomo d’affari di grande polso e genialità. A lui ed alla sua storica famiglia si deve l’espansione della Fiat a livelli internazionali, come casa automobilistica di riferimento per l’Italia e non solo.
La presidenza della Fiat non ha impedito negli anni a Gianni Agnelli di collezionare bolidi assoluti e automobili di lusso, vista la sua grande passione per le 4 ruote, ma soprattutto avendone tutte le disponibilità economiche.
Incredibile ma vero la passione e la collezione automobilistica di Gianni Agnelli cominciò in tenera età. La sua prima vettura fu una Baby Bugatti, ovvero la riproduzione in scala delle mitologica auto da corsa. E’ nota una immagine di un giovanissimo Agnelli all’interno di questa minicar assieme a Roland Bugatti, figlio del fondatore Ettore.
Negli anni ’50 l’avvocato Agnelli si regalò come prima auto di spessore una Ferrari 166 MM “Barchetta”. Fu il primo vagito nel mondo delle Rosse di Maranello, anche se la sua era di colore verde antracite. Poco dopo si regalò un altro modello tutto italiano: la Ferrari 212 Inter Berlinetta Vignale, altra auto sportiva in combinazione bicolore.
Vettura italianissima, ma dalle forme americaneggianti, fu invece la sua Ferrari 375 America Coupé Speciale del 1954, carrozzata su specifica richiesta di Agnelli al celebre designer italiano Pinin Farina.
Tante anche le Fiat moderne e rare che Gianni Agnelli possedeva nel suo garage. A partire dalla speciale Fiat 600 Multipla Eden Roc, precursore delle cosiddette ‘spiaggette’ anni ’60 a modello nautico e completamente aperte in zona superiore. Per poi collezionare varie Fiat intriganti e storiche: la 500 Spiaggia Boano, la 125S e la 130 Familiare Villa d’Este, fino alla più classica Panda negli anni ’90. Tutti modelli davvero intriganti per l’epoca.
Non mancarono nella collezione di Agnelli anche una Maserati 5000 GT, tradizionale modello della casa automobilistica di Bologna, alcuni modelli della Lancia spider e infine la regina delle auto sportive italiane: la Ferrari Testarossa Spider, la scelta più classica e rock di tutte quante.
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