Un esemplare davvero raro e speciale della Fiat Panda è stato rinvenuto dopo molti anni. Poteva fare davvero di tutto.
La Fiat Panda è uno dei modelli di maggior successo dell’automobilismo privato italiano. Tanto da aver avuto ben tre serie differenti di realizzazione nella propria storia su strada.
Si tratta di un’auto super utilitaria prodotta dalla Fiat a partire da inizio anni ’80, disegnata come primo modello dal mitico designe Giorgetto Giugiaro. In oltre 40 anni la produzione totale ha raggiunto quasi gli 8 milioni di esemplari.
Un’auto che può essere dunque considerata un’istituzione e che ancora oggi è molto richiesta sul mercato, soprattutto nel nostro paese. La Fiat ha letteralmente fatto bingo con l’ideazione di questo modello.
Ma c’è stato un periodo, piuttosto breve, in cui la Fiat lanciò una variante della Panda. Una sorta di 4×4 chiamata Panda Tempo Libero, carrozzata da Boneschi ed esposta al Salone di Torino del 1988.
Un esemplare più unico che raro, in tutti i sensi. La Panda Tempo Libero fu realizzata come prototipo a fine anni ’80, come possibile progetto avveniristico, differente nel design e nella spaziosità alla classica utilitaria Fiat.
L’unico modello funzionante creato rimase nei box della carrozzeria Boneschi, ma un collezionista di auto e di rarità motoristiche l’ha scovata e portata nuovamente alla luce. Oggi è a Torino, dove Simone Bertolero, collezionista appassionato di Ferrari e sempre sulle tracce di vetture da “salvare” dall’oblio, l’ha portata una volta recuperata.
La Panda Tempo Libero fu una delle creazioni della carrozzeria Boneschi, che circa una trentina di anni fa si divertiva a creare varianti geniali (a volte piuttosto kitsch) di vetture già presenti sul mercato. Questo modello Fiat modificato appariva come una sorta di furgoncino, dalle linee spigolose ma dalla spaziosa parte posteriore, ideale per il trasporto di oggetti.
Ma la cosa bizzarra è che questa Panda, come detto presentata al Salone dell’Auto 1988, fu presa come spunto ideale per la creazione delle Pandambulanze. Vale a dire la rapida produzione di mezzi, col design simile a quello ideato da Boneschi, utilizzati come vere e proprie ambulanze. Un’idea geniale quella di utilizzare le Panda per trasportare persone malate o inferme in emergenza, visto che in tal senso si poteva ‘arrampicare’ in qualsiasi posto impervio della penisola italiana.
Utili soprattutto nei paesi di montagna, le Pandambulanze ebbero però vita breve. Dopo aver effettuato per anni servizio di soccorso in montagna, tale auto venne usata per attività di supporto secondarie ed infine come mezzo logistico.
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