Se pensi di dover spendere per forza milioni di Euro per comprare, immatricolare e mantenere una Rossa forse ti sbagli. Esiste infatti una soluzione molto più economica anche se ci chiediamo se sia legale a questo punto…
Comprare una bellissima Ferrari è probabilmente il sogno nel cassetto di tutti o quasi gli automobilisti del mondo che almeno una volta nella vita, pagherebbero oro per potersi mettere al volante di un’automobile simile. Forse con un po’ di ricerche online potreste trovare un vecchio esemplare in vendita a prezzi popolari. Forse invece vi conviene dare un’occhiata qui sotto.
Qualche tempo fa, un marchio giapponese ha proposto un pericoloso kit per trasformare una particolare automobile molto diffusa sul mercato italiano in una supercar del marchio tricolore doc. Diciamo “pericoloso” non perchè poi la vettura diventa troppo veloce ed ingovernabile ma semplicemente perchè rischiate davvero di prendervi una querela dalla casa italiana.
Perchè mai lo pensiamo? Basta guardare le immagini! Con una cifra ridicola – se paragonata al costo di una Ferrari originale si intende – una Toyota Prius, la classica automobile ibrida da circa 30.000 Euro, può diventare “simile” ad una Ferrari FF, la shooting brake di Maranello uscita qualche anno fa e capace di superare i trecento chilometri all’ora come niente fosse.
Il rischio è enorme
Ad inventarsi questa trovata che rischia seriamente di finire in tribunale con gli avvocati di Maranello pronti a infuriarsi, la giapponese Albermo, una ditta che si occupa di tuoni estremi. Del resto cosa c’è di più estremo di una Prius conciata come una vera e propria Ferrari? Questo set puramente estetico sfrutta la vaga somiglianza tra la FF e la Prius e comprende cerchi in lega, strisce tricolori e perfino il logo molto simile a quello di proprietà della casa italiana.
Lo schema di verniciatura con tanto di sticker gialli si chiama SP42 ed è stato distribuito al momento solo sul mercato giapponese al prezzo di 100.000 Yen equivalenti per la precisione a 1.012 Euro complessivi. Inutile dire che le prestazioni della vettura nipponica non variano affatto e che si tratta puramente di una trovata estetica.
Da qualche tempo in ogni caso, cliccare sul link del sito che dovrebbe riportare al prodotto dà una pagina vuota. Non ci sorprenderebbe se il marchio avesse deciso di tirarsi indietro per evitare guai giudiziari o se la stessa casa modenese, scoperto il tutto, avesse messo in moto i suoi legali per chiederne la rimozione.