Gli automobilisti italiani sono sempre più indecisi sull’acquisto di un’auto elettroica oppure tradizionale: eppure i costi parlano chiaro
La domanda non è vecchia come quella sull’uovo e la gallina, ma per gli automobilisti italiani è anche molto reale. Costa di più un pieno per un modello elettrico, oppure per una vettura a benzina o a diesel?
Ovviamente se chiedete a chi possiede una o l’altra la risposta sarà molto chiara. Ma in realtà ci sono anche dati oggettivi che tutti gli automobilisti che possono giudicare, al di là del prezzo di vendita per i singoli modelli.
Adesso però c’è anche un’inchiesta da parte di Altroconsumo che dimostra in modo chiaro la convenienza dell’elettrico, in particolare quando si ricaricano le batterie dalle colonnine domestiche. Il prezzo infatti può andare da 0,36 euro ogni kWh nel caso della ricarica casa, facendo una media dei prezzi per l’energia domestica, fino a 0,93 per kWh alle colonnine ultrafast. Questa ultime hanno però il vantaggio di metterci molto meno e quindi alla fine possono convenire.
Ma è anche un problema di mobilità, perché dipende sempre dall’utilizzo della macchina o del veicolo commerciale. Per chi si sposta soprattutto in città, la spesa annua del rifornimento elettrico è pari a circa 500 euro mentre per una vettura a benzina si spendono oltre 1000 euro. E per un diesel sono almeno 890, quindi la convenienza c’è anche in questo caso.
Costa più la ricarica elettrica o benzina e diesel: i prezzi sul mercato italiano
Cosa conviene quindi a chi ha scelto un modello elettrico e lo ricarica dalla presa di casa? Se consuma all’incirca lo stessa quantità di energia ogni mese, può puntare su un pacchetto di ricarica in abbonamento. Secondo i calcoli di Altroconsumo, utilizzando in pieno l’energia compresa nel piano di abbonamento,il costo al kWh èpiù conveniente.
Il prezzo del pieno a consumo passa da 0,58 €/kWh a 0,93 €/kWh a seconda della velocità di ricarica. In abbonamento invece, secondo le tariffe dei principali operatori di mercato, il cliente paga da 0,31 a 0,53 €/kWh in base al piano scelto. Quindi utilizzare la corrente domestica al momento rimane la soluzione più conveniente per risparmiare sul rifornimento.
Ma quanto tempo occorre per ricaricare un’auto elettrica? Dipende dalla stazione di rifornimento, perché un conto è la nostra presa domestica e un altro sono le colonnine che piano piano stanno spuntando nelle nostre città. Nel primo caso andiamo dalle 6 alle 8 ore per una ricarica complete. Nel secondo per arrivare almeno all’80% possono bastare solamente 2 ore.
I costi sono chiari anche se dipendono dal gestore. In media si possono spendere anche solo 0,20 €/kWh per la ricarica domestica e si arriva a 0,60 €/kWh per le colonnine di ricarica a corrente alternata a bassa potenza. Si sale poi a 0,80 €/kWh come minimo per le colonnine di ricarica rapida a potenza più elevata.
Come funzionano le ricariche in Italia? Tutto il sistema è regolamentato da leggi precise
Quali sono le colonnine di ricarica attualmente utilizzabili in Italia? Due tipi: quelle a Corrente Alternata (cosiddette AC) e quelle a Corrente Continua (le DC). In Italia la stragrande maggioranza delle colonnine sono da 11-22 kW, a corrente alternata.
Tutto è regolato da norme precise che definiscono anche quattro differenti modalità di ricarica del veicolo. Si parte con la Ricarica domestica senza PMW: stiamo parlando di quella casalinga, dalle 6 alle 8 ore, consentita solo in ambienti privati con corrente massima di 11 kW. Poi la Ricarica domestica/aziendale con PMW: anche qui 6-8 ore per il pieno, con un dispositivo di sicurezza PMW chiamato Control Box, collegato al cavo di alimentazione dell’auto. La corrente massima è di 11 kW.
Ricarica per ambienti pubblici, lenta o rapida: il tempo va da 6-8 ore (con ricarica lenta a 11 kW) fino a l massimo a 1 ora (ricarica rapida a 22 kW). La ricarica deve avvenire tramite un sistema di alimentazione munito di connettori specifici. Infine la Ricarica diretta a corrente continua che permette una carica completa o quasi nel giro di pochi minuti. Questo sistema prevede la presenza del caricabatterie all’esterno del veicolo.