Decisione improvvisa e inattesa che ha spiazzato tutti. Il mondo dei motori da oggi non sarà più lo stesso, ma è successo davvero
L’inversione di tendenza nel mercato dell’auto, anche in Italia, sembra chiara e lo testimoniano i dati delle vendite. A marzo infatti il settore è cresciuto ancora nella zona che comprende Unione Europea, Regno Unito ed Efta. Ecco perché un addio improvviso nel mondo dei motori sta destabilizzando gli appassionati.
Partiamo dai dati appena pubblicati da Acea, l’Associazione dei costruttori europei. A marzo le immatricolazioni complessive sono state 1.422.147, pari al 26,1% in più dello stesso mese del 2022. Secondo i numeri doffusi dall’associazione, nel primo trimestre dell’anno sono state vendute in tutto 3.235.951 vetture, con un aumento del 17,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso e quindi il trend si conferma in crescita.
Periodo molto positivo soprattutto per il gruppo Stellantis, nato dalla fusione tra i gruppi Fiat Chrysler Automobiles e Psa e che ha sede legale in Olanda. A marzo ha immatricolato in Europa occidentale 251.122 auto, cifra che rappresenta il 23,3% in più dello stesso mese del 2022. Così la quota sul mercato è pari al 17,7% rispetto al 18,1% di marzo dell’anno scorso. Nel trimestre invece il Gruppo ha venduto 574.879 auto, con una crescita del 9,7% rispetto all’analogo periodo del 2022.
E in Italia? Secondo il Ministero dei Trasporti nel mese di marzo 2023 in Italia sono state immatricolate 168.294 vetture, in aumento del 40,78% rispetto alle 119.548 dello stesso periodo dello scorso anno e anche qui Stellantis la fa da padrone.
Addio improvviso nel mondo dei motori: la bomba scuote il mercato
Numeri positivi che però stridono con le ultime decisioni prese dai vertici aziendali. Solo un paio di giorni fa John Elkann, che di Stellantis è presidente, in una lettera agli azionisti Exor che è la holding della famiglia Agnelli-Elkann aveva preannunciato cambiamenti.
Il primo in seno al Gruppo sta per arrivare: Richard Palmer, direttore finanziario di Stellantis e da sempre tra i manager più in vista dell’ex Fiat Chrysler, lascerà il Gruppo automobilistico. L’azienda nelle scorse ore ha annunciato al suo posto l’arrivo Natalie Knight che assumerà il ruolo di vice presidente esecutivo e Chief Financial Officer.
Non succederà subito, perché Palmer abbandonerà il suo ruolo all’interno di Stellantis il 30 giugno prossimo per garantire un passaggio di consegne indolore. Ma questo cambio in corsa non era stato previsto dagli analisti e per questo lascia stupito anche perché il manager di origine britannica almeno per ora non ha spiegato la scelta.
Il suo rapporto infatti durava ad almeno vent’anni, perché Palmer (che ha una moglie italiana e tre figli) era entrato in Fiat nel 2003. Da allora aveva anche scalato le posizioni diventando uno dei più affidabili collaboratori di Sergio Marchionne. Anzi, alla sua morte era stato fatto anche il suo nome come possibile sostituto.
Le parole di Carlos Tavares, ad del Gruppo, sono quelle di un saluto formale. Ha espresso la sua gratitudine per quantop fatto dal managare fino ad oggi spiegando che il suo ruolo è stato importante anche nella nascita di Stellantis. “Auguriamo a Richard il meglio per il futuro e per tutte le nuove sfide che lo attendono”.
Stellantis passa da un manager molto vicino a Sergio Marchionne ad una donna che arriva da altre esperienze
Il futuro quindi è nelle mani di Natalie Knight che di fatto entrerà in carica nei primi giorni di luglio e avrà la sua postazione operativa in Michigan, quindi vicina a Chrysler. Fino ad ora ha lavorato, dal 2020, come direttore finanziario della multinazionale olandese della distribuzione alimentare Ahold Delhaize.
In precedenza però ha maturato significative esperienze presso Adidas AG in Germania e negli Stati Uniti, e ancora prima come Investor Relations in Basf e Bankgesellschaft Berlin. Laureata alla University of Arizona e alla Freie Universität di Berlino, ha affinato poi le sue conoscenze in Svizzera.
“Sono molto felice che Natalie si unisca a Stellantis. Ha lavorato per diverse aziende in diversi settori, sia negli Stati Uniti che in Europa. Con la sua esperienza e le sue comprovate capacità di leadership in materia di trasformazione aziendale, è esattamente il leader giusto“, ha commentato Tavares.