Il motorsport è un mondo speciale che ogni anno accomuna e lega milioni di persone in tutto il mondo. A volte sa essere crudele.
Il motorsport è un mondo a parte, costituito da passione, velocità, rischio e tantissime emozioni. Se c’è una competizione velocistiche non manca davvero mai la gioia da parte di chi guida, di chi gestisce le corse e di chi segue le gare. Tutti sono a conoscenza dei pro e dei contro legati agli sport motoristici, che infatti purtroppo in più occasioni hanno dato il via a fin troppe perdite umane.
Un prezzo da pagare per fortuna ridotto con il passare del tempo. Non totalmente eliminato, visto e considerato il fatto che ancora possono capitare tragedie su tragedie.
Anche se a volte è il corso della vita a mettere fine a quella di qualche individuo. Per esempio, negli scorsi giorni l’intero motorsport è rimasto in lutto. Gl iappassionati non hanno potuto trattenere le lacrime per un personaggio così tanto improtante e rilevante all’interno delle corse.
Motorsport, scomparsa incolmabile: cos’è successo
Il mondo del kart italiano in lutto. Se n’è andato a 77 anni, dopo una lunga malattia, Angelo Parrilla. Si tratta del cofondatore della DAP – insieme al fratello Achille – ha contributo nell’arco della sua carriera allo sviluppo del karting per oltre vent’anni. Chi lo conosce lo ha sempre considerato brillante a livello sociale e commerciale, ma anche dal punto di vista umano. Ha creato davvero da zero un’azienda che ha raggiunto l’apice realizzando motori e telai.
Grande talent scout, aveva grande capacità anche dal punto di vista del business. Fu lui a scoprire Ayrton Senna. Lo portò in Italia nel 1978, quando l’asso brasiliano ex McLaren non aveva compiuto neanche 18 anni. Con quello che ancora oggi è considerato uno dei piloti più forti di sempre aveva un rapporto davvero stretto, durato nel tempo a tal punto che i due si sentivano continuamente. Si sentirono anche in quel maledetto e drammatico week end del GP di Imola, dove proprio in Formula Uno Senna perse tragicamente la vita.
Parrilla era davvero un personaggio apprezzatissimo, e proprio per questo si tratta di una perdita difficilmente colmabile. Nei suo iricordi vive una buona fetta di motorsport italiano ed internazionale, nonché la passione per un mondo difficilmente capito e ancor meno amato dalla massa sociale. Ma che Angelo Parrilla a contribuito a rendere speciale. Fuori dalla pista e con infinito stile: altra caratteristica che lo rendeva così apprezzato da tutti.