Lasciare un’automobile o un motorino in doppia fila non è soltanto fastidioso per il traffico, ma può portare a gravi conseguenze.
Per chi guide nel traffico cittadino ogni giorno, non c’è cosa più fastidioso di trovare percorsi intasati o ricchi di ostacoli. E spesso a creare i suddetti ostacoli sono altri guidatori per così dire piuttosto ‘pigri’.
In particolare le strade diventano intasate e strette quando vi sono automobili o moto lasciate in doppia fila che restringono di fatto le carreggiate. O ancora più noioso è dover uscire dal proprio parcheggio e trovare un mezzo, posteggiato senza nessuno all’interno, che vi blocca l’uscita.
Chi lascia il proprio veicolo in doppia fila rischia di incappare in sanzioni comuni, regolamentate dal Codice della Strada. Ma attenzione, chi lo fa potrebbe andare a ledere una libertà ancor più grave ed importante e dunque ottenere conseguenze ancor più severe.
Non solo multe: chi lascia l’auto in doppia fila rischia ancora di peggio
In questo caso, se si blocca l’uscita o la libera circolazione di un veicolo per il parcheggio in doppia fila, si va ad intaccare addirittura il Codice penale.
L’articolo 610 dice infatti che chi blocca l’uscita da casa o dal parcheggio all’altrui veicolo, priva coattivamente la persona offesa della libertà di determinazione e di azione. Un difetto molto più grosso di una semplice sosta vietata o di ostruzione al traffico.
Basti pensare al caso di un uomo che ebbe il difetto di posteggiare la sua moto in seconda fila, bloccando l’uscita di un’automobile. Il proprietario dell’autovettura, vista l’impossibilità di circolare liberamente, ha denunciato l’uomo in questione per violenza privata. Ne è scaturito addirittura un processo, dove i giudizi sia di primo che di secondo grado hanno dato ragione al denunciante.
Tale episodio ha confermato come il requisito della violenza privata, si possa identificare con qualsiasi mezzo idoneo (in questo caso un ciclomotore) atto a privare coattivamente della libertà di determinazione e di azione l’offeso. In questo caso ipedendogli di disporre liberamente della vettura di sua proprietà.
Situazione dunque che può sfociare in conseguenze gravi. Infatti l’articolo 610 del Codice penale parla di fino a 4 anni di reclusione per “chiunque, con violenza o minaccia, costringe altri a fare, tollerare od omettere qualche cosa”. Mentre il Codice della strada, per coloro che posteggiano il mezzo in doppia fila, prevede multe salate dai 41 ai 168 euro per i ciclomotori e dagli 87 ai 345 euro per gli altri veicoli.