Caro carburanti, è allarme: cosa sta succedendo in queste ore

Il caro carburanti è un problema che coinvolge il nostro Paese ormai da mesi e che sta mettendo in ginocchio tantissime famiglie, soprattutto per chi non può fare a meno di usare l’auto ogni giorno. La situazione non sembra essere però destinata a migliorare in tempi brevi.

Sono tanti gli automobilisti abituati a spostarsi ogni giorno con la propria vettura, che per alcuni diventa quasi uno strumento di lavoro, come accade ad esempio per gli agenti di commercio che devono raggiungere personalmente i clienti, spesso anche lontani tra loro. Per chi si trova in questa situazione il caro carburante rappresenta una drammatica realtà, specialmente ora che i prezzi hanno raggiunto impennate che sembravano essere quasi impossibili da pensare.

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Il caro carburanti è un problema per molti italiani – Foto | Mondofuoristrada.it

La situazione è peggiorata in modo particolare da inizio 2023, quando il governo Meloni ha deciso di eliminare il taglio sulle accise, che era stato in vigore per gran parte dell’anno passato e che permetteva di risparmiare circa 30 centesimi al litro. Una cifra certamrnte non eccezionale, ma che rappresentava un piccolo “contentino” in modo particolare per chi deve fare rifornimento più volte nel corso della settimana.

Caro carburanti: un grosso problema italiano

Molte delle persone che sono costrette a fare decine di chilometri ogni giorno per motivi di lavoro avevano scelto un diesel proprio per motivi economici. Il gasolio, infatti, è sempre costato in genere meno della benzina, proprio per questo fare rifornimento continuamente aveva un costo inferiore.

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Fare rifornimento all’auto costa sempre di più – Foto Image by Rudy and Peter Skitterians from Pixabay

E invece con il caro carburanti la situazione si è completamente ribaltata. In alcuni distributori il diesel ha raggiunto addirittura i 2,5 euro al litro, soprattutto in autostraada, arrivando a creare un problema difficile da sostenere. Non solo, questo ha avuto ripercussioni anche sugli altri utenti. La maggior parte del trasporto su gomma che si occupa di portare i prodotti ai negozi, supermercati compresi, è alimentato a gasolio, cosa che ha portato a un’impennata generale dei costi, compresi i prodotti che finiscono sulla nostra tavola.

Cosa fare quindi? Ci si può solo arrendere a questa situazione o è possibile provare a fare qualcosa per poter rimediare? Il quadro generale, almeno per ora, non sembra essere destinato a migliorare in tempi brevi, con buona pace delle tasche di molti.

Cosa dobbiamo aspettarci

Le associazioni che operano a tutela dei consumatori hanno lanciato in più occasioni un allarme in merito al caro carburanti con la speranza di poter vedere un intervento concreto per risolvere il problema. Almeno per ora, però, questo non è avvenuto. E ora che aumenterà il numero delle persone in partenza sarebbe importante fare qualcosa di concreto.

Il governo dovrebbe intervenire con Mister Prezzi e la Guardia di Finanza per accertare possibili speculazioni – sono le parole del Presidente di Assoutenti Furio Truzzi in una nota ufficiali -. Queste potrebbero esserci in occasione dei ponti in arrivo”.

C’è però un dato che non si può non fare a meno di notare e che non può che destare preoccupazione a riguardo. Il bremt, ovvero il greggio di riferimento per il mercato europeo, viene infatti scambiato a 87 dollari al barile. Questo significa un incremento dell’11% rispetto a marzo.

Se non ci sarà un intervento al più presto potrebbero esserci molte famiglie in difficoltà. Chi si è mosso durante le festività di Pasqua, come emerso dalle rilevazioni, ha speso circa 6 euro in più a pieno. Questo è accaduto perché la benzina ha avuto un rialzo del 6,7% rispetto alle festività dello scorso anno.

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