Immaginate un’automobile in grado di percorrere sempre più chilometri…senza nemmeno dimostrarli. La storia è surreale ma nel nostro paese è arrivato davvero uno strumento che può farlo, peccato ci sia un guaio.
Quello di scaricare i chilometri dalle auto usate per vendere ad un prezzo maggiorato nonostante le condizioni molto più usurate di quanto il cliente non creda è un fenomeno particolarmente sgradevole ma molto diffuso nel nostro paese dove ogni anno vengono scoperti numerosi casi quando gli sfortunati automobilisti si trovano a piedi dopo aver percorso pochi chilometri. 
Se da un lato i controlli di polizia e soprattutto Guardia di Finanza riescono spesso a controllare la situazione prevenendo le truffe c’è anche da dire che la tecnologia in continua evoluzione non facilita per nulla il compito a chi cerca di combattere il fenomeno mentre al contrario fornisce sempre nuovi strumenti ai truffatori per cercare di farla franca. Ma ora passiamo ad un quesito.
Se esistesse un sistema per bloccare il chilomtetraggio della vostra vettura potreste usarlo legalmente? E cosa potreste fare per giustificare la sua presenza a bordo della vostra vettura? La risposta in realtà è piuttosto facile ma con una sorta di scappatoia legale ci sono dei prodotti che stanno arrivando anche in Italia e che se utilizzati nel modo sbagliato, possono aumentare le truffe!
Cosa devi farci?
L’ultimo prodotto arrivato in Italia dalla Germania si chiama Odometer Blocker ed è stato prodotto dalla Super Kilometer Filter che promette sul suo sito ufficiale di permettervi di controllare il processo di registrazione del contachilometri della vostra vettura, il tutto tramite un procedimento spiegato dalla apposita applicazione per Smartphone che potete scaricare ed utilizzare senza problemi. 
L’utilizzo dell’applicazione come viene spiegato anche sul sito in se non è illegale: quello che la sentenza numero 38085 del settembre 2013 prevede è il divieto di vendere automobili con i chilometri scaricati ad un ignaro compratore: “Il Codice penale sanziona questo comportamento che da un lato fornisce un tornaconto illecito al venditore e dall’altro danneggia l’acquirente”, si legge in modo molto chiaro sulla sentenza di cui sopra.
Il sito però specifica che utilizzare privatamente l’app non è un reato: “Non potete usare questo prodotto per scopi fraudolenti”, si legge infatti nella parentesi riguardo la legalità del blocco del chilometraggio nel nostro paese. Tra l’altro curiosamente si scopre che in altri paesi come ad esempio gli Stati Uniti usare questi sistemi non è affatto un reato. Paese che vai, usanza che trovi insomma.