Non c’è davvero pace per Michael Schumacher e la sua famiglia: adesso arriva una confessione choc che sta facendo tremare la Formula 1
Solo i familiari più stretti e gli amici del cuore, come Jean Todt, sanno come sta Michael Schumacher, ma la realtà è che uno coma lui alla Formula 1 manca.
Vero, tutto è andato avanti lo stesso dopo il suo ritiro e quindi anche l’incidente sulle nevi di Méribel alla fine del 2013 non ha cambiato la storia del Mondiale. Ma in qualche modo ha cambiato invece quella della sua famiglia e di quello che sarebbe successo con lui in pista.
Perché già allora il sogno di Mick Schumacher era quello di ripercorrere le orme del padre e così, un passo dopo l’altro, ha fatto. Ha cominciato dalle Serie minori, nel 2019 è entrato nella Ferrari Driver Academy, l’anno successivo ha vinto anche il Mondiale di F2. E quando ha firmato con la Haas sbarcando in Formula 1 sembrava l’ultimo gradino prima della grande chiamata, da parte di Maranello oppure di un altro team importante.
Invece alla fine del 2022 si è ritrovato improvvisamente disoccupato e fuori anche dal mondo Ferrari perché il suoi contratto con Maranello è scaduto. Poi finalmente la chiamata di Toto Wolff che lo ha fatto rientrare come collaudatore Mercedes ed eventualmente come terzo pilota McLaren. Non il massimo, ma un modo per non perdere contatti in attesa di riprovarci il prossimo anno, da protagonista.
Michael Schumacher, confessione choc: tutto è successo per colpa degli incidenti
A tenere banco però al momento sono ancora le polemiche con la sua vecchia squadra e il modo in cui è stato scaricato dalla Haas. Retroscena che sono stati svelati molti chiaramente ne libro scritto da Gunther Steiner, l’ingegnere meranese che è team principal della squadra statunitense.
Si chiama Surviving to Drive, quasi a richiamare la celebre docu serie di Netflix dedicata al mondo della Formula 1. E lì è scritto tutto, nero su bianco. Perché per la Haas decisivi sono stati i conti, quelli che con Mick Schumacher non tornavano mai perché lper colpa dei suoi incidenti la squadra ha perso 2 milioni di dollari.
In particolare Steiner parla dell’incidente durante le Libere 1 a Suzuka 2022: “È successo durante il fo**uto giro di rientro! Era molto bagnato, ma nessun altro è riuscito a distruggere una macchina nel giro di rientro. Non posso avere a che fare con un pilota incapace di riportare la macchina integra ai box in un giro lento, è semplicemente ridicolo. Quante persone avrei potuto ingaggiare con 700 mila dollari?”, ha spiegato.
Incidenti capitati a tutti, ma per Mick sono stati decisivi. E questo, nonostante molti addetti ai lavori ancora nelle ultime settimane continuino a lodare il lavoro del giovane Schumacher. Wolff ma anche Franz Tost, il team principal dell’Alpha Tauri, sono convinti che con suo padre presente nei box, a Schumi tutto questo non sarebbe successo.
Mick Schumacher punta a tornare nel 2024, ma quali sono i sedili liberi? Spunta un’ipotesi clamorosa
Mick Schumacher ha deciso comunque di non fare polemiche e di non replicare perché al momento è concentrato su quello che deve succedere. Fin dal primo momento ha detto di voler fare di tutto per avere un volante da titolare nel 2024 e sarà così.
In quale squadra però? Alla Mercedes è tutto occuopato e quindi potrebbe puntare su un team collegato, come la Williams. Ma all’orizzonte c’è lo sbarco in grande stile dell’Audi che fin dalla prossima stagione rileverà di fatto l’Alfa Sauber. Il debutto in grande stile sarà quello del 2026, con l’arrivoi dei nuovi motori, anche se la squadra dovrà impostare il lavoro già adesso.
Ecco perché un pilota tedesco con un cognome famoso farebbe gioco. La prima risposta è arrivata da Adam Baker, amministratore delegato di Audi Formula Racing. “Troppo presto per parlare seriamente di piloti, ma l’interesse per questo argomento è evidente. Ogni decisione che verrà presa su di loro sarà fatta in base alle prestazioni”. Il sogno per tutti è quello di Max Verstappen, legato però alla Red Bull fino al 2028. Più realistico lo sbarco di Carlos Sainz o Lando Norris. Ma anche Mick è nel mirino.