Schumacher è un cognome che fa alzare dal divano ogni appassionato di automobilismo. Questa volta la sorpresa è negativa.
Schumacher è di certo un cognome altisonante all’interno dell’automobilismo e più nel dettaglio nel motorsport. La Formula Uno infatti ha trovato in Michael il pilota più vincente di sempre insieme a Lewis Hamilton, grazie a sette titoli mondiali e a molti altri numeri da capogiro. Anche suo fratello Ralf, fra podi illuminanti e vittorie soddisfacenti, si è fatto presto conoscere per le sue doti di guida.
Il figlio del sette volte iridato, Mick, è stato però più sfortunato. Attuale terzo pilota Mercedes, nel 2021 e nel 2022 ha guidato per la Haas. Due stagioni ostiche, travagliate, complicate, delicatissime dove sono arrivati pochissimi punti, fin troppi errori e decisamente tantissime delusioni. Al termine del 2022 ha detto addio alla scuderia americana capitanata dal team principal Gunther Steiner, che però nel corso del tempo ha avuto un rapporto tutt’altro che indimenticabile con il giovanissimo Schumacher.
Già a partire dalla serie Drive to Survive, visibile su Netflix, Gunther Steiner si era mostrato senza molti freni. Nel suo libro chiamato Surviving to Drive, opera scritta mesi fa e nella quale racconta la sua esperienza in F1, appare l’ennesimo duro attacco nei confronti di Mick Schumacher. In un estratto pubblicato dal quotidiano The Times, infatti, Steiner ha quantificato in due milioni di dollari il conto dei danni causati alla squadra dai numerosi incidenti di Schumacher; quelli che il team ha pagato maggiormente a caro prezzo – letteralmente – sono stati quelli di Arabia Saudita, Montecalro e Giappone.
E proprio a quanto capitato sull’iconica pista di Suzuka il numero uno di casa Haas ha fatto riferimento, scagliandosi prepotentemente contro Schumacher. Si tratta di un accaduto legato alla prima sessione di prove libere di un anno fa, in cui il tedesco ex prema ha perso il controllo della sua monoposto nel giro successivo alle prove di partenza a sessione conclusa.
Il racconto di Steiner non è di certo dei più delicati: “E’ successo durante il giro di rientro, nell’in-lap. Era molto bagnato, ma nessun altro è riuscito a distruggere una macchina nel giro di rientro. Non posso avere a che fare con un pilota incapace di riportare la macchina integra ai box in un giro lento, è ridicolo. Quante persone avrei potuto ingaggiare con 700mila dollari?”. Di sicuro, non si può dire che il matrimonio fra Haas e Schumacher sia stato dei migliori.
Sognate di andare a tavoletta su una 500 come fosse un'auto da corsa? Ora è…
Le forze dell'ordine hanno recentemente fatto una scoperta sconcertante: sul territorio italiano c'è un numero…
Nell’ottica di promuovere la diffusione e l’uso sempre maggiore di automobili poco inquinanti, la rottamazione…
Oggi vi parleremo di un'Alfa Romeo Giulia molto sfortunata che, pur essendo eccezionale per il…
Attenzione alle ultime novità per quanto riguarda gli incentivi Auto. I fondi dovrebbero essere sbloccati…
L'attesissimo restyling della Fiat Panda potrebbe avere un prezzo di listino davvero alla portata per…