Gli autovelox, l’incubo di tantissimi automobilisti, ma c’è un modo per poterli ‘seminare’ senza alcun danno pecuniario. Ecco come.
Non nascondiamoci. Sono l’incubo di tutti gli automobilisti, in tanti se non tutti, come li vediamo in lontananza rallentiamo, anche se siamo dentro i limiti di velocità del codice della strada, perché comunque non abbiamo nessuna voglia di rischiare. Stiamo parlando degli autovelox e delle nostre abitudini quando vediamo la polizia municipale intenta a fare le foto a chi ‘ha il piede pesante’.
C’è però un modo per poter evitare le multe, iniziare la contestazione e con buone probabilità non dover pagare una multa salata. È molto semplice e c’è un precedente molto importante che viene in aiuto di tutti gli automobilisti che sono stati immortalati alla guida.
Autovelox: il precedente che cambia tutto
Se l’autovelox non è visibile sì può contestare la multa, letteralmente impugnare la multa e addirittura annullarla. Il precedente a cui ci riferiamo è quello relativo al caso del Giudice di Pace di Gallipoli, in provincia di Lecce. La pratica dell’autovelox è diffusa non solo per far moderare la velocità di chi si mette alla guida, ma anche come vero e proprio salvadanaio per i comuni italiani.
In sostanza se le telecamere sono messe in posizioni al quanto discutibili, come fosse un agguato, allora si può contestare la multa. Ci sono ovviamente due versioni, due facce della stessa medaglia. Tra chi parla dell’autovelox come uno strumento per la sicurezza alla guida e dei pedoni e chi invece si sente vessato da questa pratica, soprattutto che si ritrova a dover pagare multe salate.
Come detto c’è il caso di Gallipoli che fa giurisprudenza e che in futuro potrà essere citato tantissime volte nelle aule di tribunale del nostro paese. Avendo accolto il ricorso di un automobilista, il Giudice ha annullato la multa, nonostante la foto dell’autovelox a testimoniare la colpevolezza di chi era alla guida. In questo caso a risultare vincente è stata la mancanza d’informazione sulla presenza dell’apparecchiatura che rileva la velocità.
Il finale della storia del ricorso dopo la foto fatta da un autovelox
La persona multata aveva presentato ricorso, per una sanzione per presentava sia una ammenda pecuniaria che la decurtazione di punti sulla patente. Ma tutto questo sarebbe avvenuto in maniera illegittima, perché è un diritto di chi si trova alla guida venir avvisati della presenza degli autovelox. Il verbale quindi è stato giudicato dal Giudice illegittimo, accogliendo di fatto il ricorso. E il finale di questa storia recita: nessuna multa e nessun punto perso.