Penalità in Formula 1, arriva l’annuncio ufficiale che tutti stavano aspettando. C’è una mancanza di coerenza che non piace ai tifosi
Quanto successo in Australia ha lasciato l’amaro in bocca a diversi piloti, nonché ai loro tifosi. Alcune decisioni non rispecchiano il normale spirito della Formula 1 e la reale portata delle manovre in pista. Un parere autorevole dà manforte a questa tesi.
Abbiamo vissuto un week end a dir poco movimentato in Australia, considerando come è andata a finire la gara di domenica. La vittoria di Max Verstappen non è stata affatto banale, nonostante la consolidata superiorità della sua Red Bull. Il pilota olandese ha dovuto metterci del suo per portare a casa il secondo successo stagionale. Le bandiere rosse e le tre ripartenze, tra Safety Car e griglia, hanno rimescolato le carte sino all’ultimo, creando però anche parecchio scompiglio.
Alla fine ne è venuta fuori una bagarre serrata alle spalle del numero 1, con Hamilton saldo in seconda posizione e Fernando Alonso per la terza volta consecutiva sul podio. Lo spagnolo è stato insidiato dal connazionale della Ferrari, Carlos Sainz, poi penalizzato proprio per un contatto con lui.
Penalità in Formula 1, ne sono successe di tutti i colori in Australia: quanti errori
La penalità comminata al #55 della Ferrari ha causato non poche discussioni nell’ambiente. Si perchè il figlio d’arte era quarto al momento del contatto con Alonso e nonostante la giusta presa di posizione della Direzione di Gara, di certo non meritava una punizione così severa.
I 5″ che gli sono stati inflitti, considerando la ripartenza dietro regime di Safety Car e i soli due giri al termine, non hanno lasciato scampo. Dalla quarta piazza Sainz si è ritrovato dodicesimo, fuori dalla zona punti. I Commissari ne hanno combinata un’altra delle loro anche per quanto concerne De Vries e Sargeant, scontratisi nel retro del gruppo.
“La penalità di Carlos Sainz è stata sproporzionata”: il commento di Karun Chandhok
Il pilota americano della Williams meritava di essere punito, ma in quell’occasione non è arrivata nessuna penalità. In molti hanno quindi ipotizzato che l’episodio sia completamente sfuggito agli occhi della Direzione Gara e questo è molto grave.
Sull’episodio si è espresso anche l’ex pilota, e attuale commentatore di Sky Sports F1, Karun Chandhok. Secondo il driver indiano ci sarebbero dovute essere almeno 3 posizioni di penalità per Sargeant sulla griglia di partenza del prossimo Gran Premio.
Poi aggiunge: “Il fatto che questo episodio sia stato completamente ignorato fa sembrare la penalità per Carlos Sainz ancora più ingiusta. La decisione che ha riguardato lo spagnolo è stata sproporzionata rispetto a quanto accaduto”.