Cosa bisogna fare per effettuare il passaggio di proprietà di un veicolo? La procedura e i costi relativi alla pratica nel 2023.
Sono anni ormai che il settore automobilistico primario è in crisi e che quello delle automobili usate è invece in crescita. I dati statistici rivelano che sono sempre di più le persone che preferiscono acquistare un’auto usata invece che appena uscita dal concessionario. I motivi sono diversi: il primario è sicuramente economico, ma a questo si aggiunge anche la difficoltà di reperire modelli nuovi (i tempi d’attesa sono solitamente mesi) e l’interruzione della produzione di modelli diesel in favore di quelli ibridi o elettrici.
Se nel nord Europa gli incentivi governativi per il passaggio ai modelli elettrici o ibridi ha portato ad un passaggio rapido ai modelli a minor impatto ambientale, in Italia questi non sono stati sufficienti a garantire un una forte tendenza in tal senso. Da un lato è colpa di una situazione lavorativa e reddituale più precaria, dall’altro di incentivi troppo bassi per i prezzi delle auto con queste motorizzazioni sostenibili. C’è anche una componente affettiva nei confronti dei motori termico, specialmente in un Paese come l’Italia che è stata per oltre un secolo un’eccellenza nella produzione di veicoli.
Quali che siano le ragioni di questo aumento degli acquisti nel mercato dell’usato, il fenomeno ha portato ad un aumento anche delle pratiche utili all’acquisto e dunque dei passaggi di proprietà. Se vi rivolgete ad un concessionario di usato, per il passaggio servirà esclusivamente un vostro documento valido ed il vostro codice fiscale (in fotocopia). Qualora l’acquisto avvenga tra privati, si tratti di una donazione o dell’accettazione di un’eredità, invece, la documentazione da preparare sarà maggiore.
Una volta raggiunto l’accordo con il proprietario, per effettuare il passaggio di proprietà dovrete presentare apposita domanda ad uno sportello telematico dell’automobilista, alla Motorizzazione Civile, ad una succursale autorizzata dell’Automobile Club Italia oppure ad un’agenzia disbrigo pratiche automobilistiche (può essere banalmente una scuola guida), anche se in quest’ultimo caso dovete considerare un prezzo extra per il servizio.
Bisogna inoltre presentare l’atto di vendita, può essere redatto nella forma di scrittura privata autenticata o di atto pubblico. Infine va richiesta la registrazione al Pubblico registro automobilistico, entro e non oltre i 60 giorni dall’autentica dell’atto di vendita. Completate queste operazioni lo Sportello Telematico dell’Automobilista vi rilascerà un talloncino da applicare alla carta di circolazione e la ricevuta del nuovo certificato di proprietà digitale.
Va precisato che se vi rivolgete ad uno sportello disbrigo pratice, tutte le richieste necessarie verranno fatte al posto vostro, voi dovete solamente firmare i documenti e ritirare certificato e atto di proprietà appena pronti. Se però volete risparmiare rivolgendovi allo sportello telematico, alla motorizzazione o all’Automobile club, i costi sono i seguenti: 27 euro di emolumenti per l’Automobile Club; 32 euro (48 in caso di presentazione del modello alternativo N3PC) per l’imposta di bollo necessaria alla registrazione al Pubblico registro automobilistico; 10,20 euro per i diritti della Motorizzazione e 16 euro per l’aggiornamento della carta di circolazione. In totale dunque 85,20 euro, che diventano molti di più se vi affidante ad un’agenzia di disbrigo pratiche.
Sognate di andare a tavoletta su una 500 come fosse un'auto da corsa? Ora è…
Le forze dell'ordine hanno recentemente fatto una scoperta sconcertante: sul territorio italiano c'è un numero…
Nell’ottica di promuovere la diffusione e l’uso sempre maggiore di automobili poco inquinanti, la rottamazione…
Oggi vi parleremo di un'Alfa Romeo Giulia molto sfortunata che, pur essendo eccezionale per il…
Attenzione alle ultime novità per quanto riguarda gli incentivi Auto. I fondi dovrebbero essere sbloccati…
L'attesissimo restyling della Fiat Panda potrebbe avere un prezzo di listino davvero alla portata per…