Prosegue la lotta contro l’uso selvaggio dei monopattini elettrici, ecco cosa hanno deciso in una grande città italiana
I monopattini elettrici sono stati la rivoluzione della mobilità nel post pandemia. Il loro arrivo sulle nostre strade però ha fatto storcere il naso a tantissimi utenti. Non solo gli automobilisti spesso si trovano d’impacio con questi piccoli mezzi, ma anche i pedoni vengono vessati dalla loro presenza.
Chi utilizza i monopattini elettrici giornalmente vi parlerà di una vera e propria svolta nella mobilità. L’utilizzo di questi mezzi 2.0 in effetti è estremamente comodo e agevole specie nelle grandi città dove tra traffico, ztl e centri storici difficilmente si potrebbe circolare con la stessa facilità o rapidità con le auto o i mezzi pubblici. Una delle pieghe dei monopattini però, oltre ai pericolosissimi incidenti che potrebbero essere contrastati presto con l’obbligo del casco, è senz’altro la sosta selvaggia. Chi fa uso dei mezzi sharing è troppo spesso maldestramente abituato a lasciare i monopattini in mezzo ai marciapiedi, davanti ai portoni, nei parcheggi riservati alle auto e in tante altre posizioni decisamente sbagliate. Per combattere questo fenomeno la società Helbiz ha deciso di firmare un importante accordo con il comune di Milano.
In arrivo per i trasgressori del parcheggio con i monopattini una stretta dalla società di sharing Helbiz che può vantare una vastissima presenza di mezzi nel capoluogo lombardo. Chi verrà beccato a parcheggiare dove non è consentito dovrà pagare una multa, una sanzione e se recidivo una penale. Qualora il mezzo dovesse essere trovato dalle forze dell’ordine in una posizione che non rispetta il Codice della Strada questo come avviene normalmente verrà multato e la sanzione verrà recapitata alla sede legale della compagnia di riferimento.
Ora la Helbiz ha deciso che in qualunque caso di multa questa verrà addebitata sul conto corrente dell’utente che l’ha provocata con la sua sosta selvaggia. Oltre a questo accade sovente che il mezzo debba essere spostato e, ovviamente, a carico della società ci sono anche i costi per la rimozione del veicolo. Anche questi verranno addebitati all’utente trasgressore e in caso di recidiva la società avrà in serbo anche una penale che potrà arrivare fino a 30 euro. Il rischio adesso tra multa, rimozione e penale per il trasgressore è di vedersi addebitare fino a 150 euro. Per favorire una sosta conforme alle regole della strada la società ha anche stretto un accordo con il comune di Milano grazie al quale sulla sua mappa verranno segnalate le stazioni di parcheggio ottimali. Queste sono state previste tra le altre nei pressi delle metropolitane, delle fermate degli autobus e in altre zone strategiche per la mobilità. Quello della zona ottimale sarà un consiglio e non un obbligo, fermo restando la nuova politica studiata per combattere la sosta selvaggia.
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