Ferrari, altro campanello d’allarme: un nuovo problema che potrebbe abbassare ulteriormente a confidenza di Leclerc e Sainz in questa stagione
Un anno storto quello iniziato da due GP per la scuderia di Maranello. Nel week end si corre in Australia, dove lo scorso anno il pilota monegasco portò a casa una splendida vittoria. Il 2023 è però profondamente diverso.
Si avvicina il Gran Premio d’Australia e le scuderie sono già arrivate all’Albert Park di Melbourne. Tra la conferenza stampa del giovedì e le prove libere del venerdì, si inizia a respirare l’aria da gara. Il terzo appuntamento di questa stagione 2023 sarà importante per diversi motivi. Innanzitutto c’è da capire i rapporti di forza in una pista profondamente diversa alle altre due. Rispetto al Bahrain e a Gedda, questa volta non si corre di notte e la velocità media è inferiore, con curve più strette e rettilinei meno lunghi.
Lo scorso anno, grazie anche a delle temperature più basse, la Ferrari si trovò alla perfezione da quelle parti e trionfò con Charles Leclerc con un ampio margine. Uno strapotere che lasciava presagire un campionato a senso unico e che invece si trasformò poco dopo in un assolo della Red Bull.
Leclerc e Sainz proveranno a tirar fuori il massimo del potenziale dalle SF-23, cosa che né a Sakhir né in Arabia Saudita è mai realmente riuscita.
I problemi della scuderia di Maranello sono piuttosto noti e riguardano principalmente il passo gara. In Qualifica Leclerc ha mostrato di essere non troppo distante dalla RB19, con un distacco quantificabile in un paio di decimi. Discorso ben diverso sui long run, dove la Rossa mostra dei grossi intoppi nella gestione degli pneumatici, con un’usura difficilmente riscontrabile nella concorrenza.
Aston Martin ma anche Mercedes, che con la Ferrari si giocano la piazza alle spalle della Red Bull, hanno un passo gara decisamente migliore (specie Alonso) e hanno annunciato anche degli aggiornamenti in vista di Melbourne.
Vasseur dal canto suo sa che la SF-23 verrà ritoccata a sua volta per questo appuntamento ma inizia a serpeggiare la paura tra i tecnici del Cavallino Rampante che la macchina sia sta sbagliata, nella sua concezione.
Si è persa la tenuta nelle curve lente a favore sì di una migliore velocità di punta ma anche a fronte di un’usura ingestibile.
A parlare della situazione legata alle gomme e alle difficoltà sul passo della monoposto di Maranello, è stato Carlos Sainz.
Parlando ai canali ufficiali della Ferrari, il pilota spagnolo spiega: “Anche se non ho fatto finora delle buone qualifiche devo dire che il mio feeling con la macchina è buono. Sia in Bahrain che a Gedda il problema è stato inseguire le altre vetture, con condizioni di aria sporca”.
Il #55 poi aggiunge: “Già quando giriamo da soli in pista abbiamo problemi di surriscaldamento delle gomme, quando inseguiamo poi questa criticità viene ancora più fuori. E’ forse questo il problema più importante della SF-23”.
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