I prezzi dei carburanti continuano a preoccupare gli automobilisti italiani: si registrano nuove pericolose oscillazioni. I dati aggiornati
Continuano a oscillare pericolosamente i prezzi dei carburanti. Benzina e diesel non fanno dormire sonni tranquilli agli automobilisti italiani. E’ vero che si è registrato un calo generale rispetto a qualche mese, e per fortuna l’emergenza dell’ultimo periodo è stata messa alle spalle. Eppure, continuano ad arrivare fastidiosi rincari che mettono in difficoltà gli utenti, in quanto i prezzi spesso aumentano improvvisamente per poi calare dopo qualche giorno.
Questo costringe a fare massima attenzione quando si vuole fare il pieno o un semplice rifornimento. Infatti, il rischio di sprecare soldi è concreto. Intanto è ormai consolidata l’inversione di trend rispetto a qualche mese fa, quando il diesel constava di più della benzina. Una inaspettata inversione di tendenza rispetto alle abitudini consolidate, ossia a come è sempre stato normalmente. Un segnale della crisi energetica e dei problemi causati soprattutto dalla guerra in Ucraina, con le relative forniture di gas. Invece da qualche mese le cose sono tornate alla normalità .
Adesso la benzina costa stabilmente più del diesel, eppure gli oscillamenti di prezzi sono ancora numerosi. Gli ultimi aggiornamenti fanno registrare una fine del mese di marzo all’insegna dei prezzi alti. Queste sono le medie dei prezzi praticati comunicati dai gestori all’Osservatorio prezzi del ministero dello Sviluppo economico ed elaborati dalla Staffetta, registrati alle 8 di ieri mattina su circa 18mila impianti: benzina self service a 1,855 euro/litro (invariato, compagnie 1,857, pompe bianche 1,851), diesel a 1,783 euro/litro (-1 millesimo, compagnie 1,786, pompe bianche 1,776).
Prezzo benzina e diesel, gli ultimi dati fanno preoccupare gli automobilisti
Benzina servito a 1,993 euro/litro (+1, compagnie 2,034, pompe bianche 1,911), diesel a 1,923 euro/litro (-1, compagnie 1,966, pompe bianche 1,839). Gpl servito a 0,795 euro/litro (non variato, compagnie 0,801, pompe bianche 0,787), metano servito a 1,725 euro/kg (-1, compagnie 1,723, pompe bianche 1,727), Gnl 1,630 euro/kg (-1, compagnie 1,652 euro/kg, pompe bianche 1,613 euro/kg). Questi sono i costi sulle autostrade: benzina self service 1,927 euro/litro (servito 2,191), gasolio self service 1,867 euro/litro (servito 2,138), Gpl 0,890 euro/litro, metano 1,786 euro/kg, Gnl 1,587 euro/kg. L’andamento dei costi (esclusa la componente fiscale) è nel lungo periodo riconducibile ai rincari del costo del petrolio greggio, ma nel breve periodo è fondamentale soprattutto la propensione (“costo opportunità ”) del consumatore.
In questo caso è il motivo per cui curiosamente il prezzo sale quando la domanda cala (ad esempio in estate) e scende quando la domanda cresce (inverno). Altre voci minori del costo logistico rappresentano il costo del trasporto del combustibile, il trasporto su gomma e le tariffe autostradali. Sul “fenomeno” accise, il loro ammontare è variato una quindicina di volte nella storia d’Italia, partendo dal 1935, quando l’odiata tassa fu alzata di 0,1 centesimi al litro per reperire le risorse alla guerra di Abissinia. Recentissimi gli sconti statali applicati dal governo Draghi e poi progressivamente cancellati.