“Lambretta”, avete mai visto questa city car? In Italia andava tantissimo

Pochi possono anche solo immaginarlo ma la Lambretta non era soltanto una motocicletta, anche una piccola automobile in perfetto stile italiano porta questo nome. Dategli un’occhiata, è un vero pezzo di storia.

Avete presente le microcar che circolano oggi? Spesso si dice che sono l’alternativa ad un motorino per i neopatentati ma nessuna è stata ingiustamente dimenticata come questa. Ecco la vettura perfetta per un giretto in una congestionata metropoli italiana come la vostra.

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Non era soltanto una motoretta (MondoFuoristrada.it)

Certo è un pezzo di storia, attenti a non ammaccarla mentre vi fate un giro in città. L’annuncio di vendita farà sicuramente gola ai collezionisti, specialmente a quelli appassionati di veicoli d’epoca molto rari e particolari

Maestri del settore

Avete presente le citycar che circolano oggi, tra modelli cinesi meno famosi, le piccole e celebri Smart e naturalmente le varie Aygo e IQ giapponesi? Bene, se c’è una cosa di cui ci possiamo vantare noi italiani è di aver praticamente rivoluzionato il settore di questi veicoli da città nel corso del novecento con vetture come la 500 o la Topolino…o questo modello molto meno conosciuto.

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La Lambretta è il loro mezzo più famoso ma non certo l’unico (MondoFuoristrada.it)

Forse solo i più grandi fans di uno storico marchio che ha prodotto moltissime vetture di piccole dimensioni a cavallo tra gli anni cinquanta e sessanta si possono ricordare una vettura del genere che oggi, a quanto pare, fa uscire di testa i collezionisti che non vedono l’ora di metterci le mani sopra. Andiamo a scoprire la citycar italiana segreta di cui non si parla abbastanza.

Colpevoli di stile

La casa italiana Innocenti non sarà famosa come Fiat, Autobianchi ed Abarth eppure è uno dei brand più importanti e soprattutto antichi del settore automobilistico che ha primeggiato nel mondo delle utilitarie e citycar. Tra le loro vetture più famose a parte il celebre scooter che non potete dimenticare e che da il nome al veicolo di oggi troviamo la A40 prodotta su licenza della British Leyland e la Mini che è stata la più diffusa auto del brand nel nostro paese.

Quello che pochissimi ricordano è che nel 1968 il brand italiano collaborò con un piccolo, meglio ancora, piccolissimo costruttore francese che aveva avuto l’idea di montare il piccolo propulsore della Lambretta su un telaio con quattro ruote creando di fatto una microcar ante litteram, con buona pace di Ligier ed Aixam che hanno iniziato a costruirle molti anni dopo. Ecco come era.

Chi la guidava se la ricorda

Commercializzata con il nome di Lawil Varzina dal nome dell’aziendaunito al comune di Varzi in provincia di Pisa dove le vetture venivano costruite appositamente per il mercato italiano ma meglio nota come Lavil Lambretta per il propulsore dalla cilindrata di 125 centimetri cubi montato dal veicolo, la Varzina era la più piccola automobile in vendita in Italia in quel periodo.

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Come potete vedere, il prezzo non è salito tanto (MondoFuoristrada.it)

Con il piccolo telaio artigianale capace di ospitare due persone l’automobile era praticamente una versione coperta della Lambretta con un paio di ruote in più, un mezzo perfetto per la città e soprattutto economico e facile da parcheggiare: cosa si può chiedere di più ad una city car?

Nonostante il marchio Lawil sia poi scomparso negli anni ottanta, la vettura è ancora molto ricercata sul mercato dei collezionisti anche a causa della sua particolare conformazione e del propulsore da motoretta che rappresenta una prima volta storica per il mercato italiano. Lunga meno di due metri, la vettura venne venduta anche in Inghilterra e Francia prima della cessazione delle attività del brand ma non è chiaro quanti esemplari come quello in foto siano ancora in condizioni di circolare.

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