Ancora una tragica notizia nel mondo dei motori. Il lutto del pilota italiano sconvolge il mondo del motorsport.
Purtroppo, l’uomo non ce l’ha fatta e i soccorsi non sono riusciti a salvarlo. Si tratta di questioni difficili da raccontare e che succedono quotidianamente sulle strade di tutto il mondo. La pericolosità dei mezzi di trasporto è più che un problema, dato che continuamente ci troviamo a raccontare fatti del genere. Inoltre, nel mondo che riguarda il motorsport, viste le alte velocità, è ancora più probabile parlare di queste cose. 
Anche se è pur vero che lo sport motoristico regala delle emozioni entusiasmanti, non possiamo negare l’altissimo livello di pericolosità che avviene su ogni tipo di tracciato. Questa volta a piangere un pilota è stato il comparto del Rally, ma ogni volta che si guarda un’attività agonistica in pista, si sa bene quanto possa succedere il peggio da un momento all’altro.
Il lutto nel Motorsport
Conoscendo i tracciati del Rally, sappiamo tutti quanto possano essere pericolosi. In effetti, le strade scoscese e sterrate possono divenire il nemico numero uno di ogni tipo di pilota. Basta un minimo di manovra sbagliata e una situazione mal gestita, a provocare il peggio quando ci si trova alla guida.
Il lutto che arriva nel mondo del Rally fa comprendere quanto ancora ci sia da migliorare per poter porre in massima sicurezza chi si trova alla guida di qualsivoglia mezzo di trasporto. Il tutto è avvenuto durante una gara disputata fra le strada dell’Astigliano e del Torinese. Si tratta del pilota agonistico piacentino Renato Paganini, che ha ricevuto soccorso, ma che è morto in ospedale. L’uomo si trovava a bordo di una Opel Ascona da gara ed ha avuto un improvviso attacco cardiaco.
I dettagli dell’incidente
La competizione che il piacentino stava affrontando, versava su una prova speciale, che si è disputata fra Aramengo e Albugnano. A bordo dell’auto in cui guidava Paganini c’era anche la navigatrice Elena Bertolli. Dopo che l’uomo alla guida ha avuto un attacco cardiaco,mentre stava gareggiando, la donna è riuscita a togliere il piede del guidatore dall’acceleratore e a prendere il volante. Grazie alla sua manovra è riuscita a mettersi in salvo.
La manovra è finita con il portare l’auto su un fosso a bordo carreggiata e la Bertolli è riuscita anche ad evitare di poter colpire delle persone. Sul posto è arrivato anche un elicottero con verricello dei soccorsi. 
Paganini, però, pur essendo arrivato all’ospedale di Molinette di Torino in vita, non è riuscito a sopravvivere all’incidente. Un caso molto particolare, dato che non poteva essere evitato. L’unica cosa che potrebbe esser stata a favore di chi si trovava dentro l’abitacolo, era la possibilità che l’auto si fermasse automaticamente, magari con un sistema di massima sicurezza che la tecnologia odierna può mettere in campo.