Quando questo film viene trasmesso in tv lo guardano tutti: sapevate che questo cult del cinema detiene il record di auto distrutte?
Ci sono film capaci di entrare di diritto nella storia della cinematografia mondiale e di entrare anche nel cuore di milioni di persone anche a distanza di decenni da quando sono stati realizzati. Di esempi ce ne sono parecchi, basti pensare a ‘Mamma ho perso l’aereo‘ a ‘Indiana Jones‘ e ancora a ‘Guerre Stellari‘ e ‘Ritorno al Futuro‘, ma anche ‘Ghostbusters‘ e ‘Una poltrona per due‘. Tutti i film appena citati hanno segnato la propria epoca e sono riusciti in qualche modo a rimanere piacevoli anche per chi li guarda decenni dopo per la prima volta.
A questa categoria appartiene sicuramente – e probabilmente rappresenta il rappresentante più iconico – Blues Brothers. Diretto da John Landis e scritto a quattro mani dallo stesso Landis e da Dan Akroyd, la pellicola di cui stiamo parlando è probabilmente l’unico musical in grado di piacere anche a chi solitamente li rifugge come la peste. A differenza di altri rappresentanti del genere, infatti, questo contestualizza il cantato: probabilmente l’unica scena in cui si narra cantando è quella in cui Aretha Franklyn canta ‘Think’.
Inoltre, esibizioni dei Blues Brothers a parte, le scene cantate vedono come protagonisti solo grandissimi artisti, gente che chiunque avrebbe voluto vedere in un concerto. La presenza di così tanti cantanti di primo piano, unita ad un sapiente mix di scene recitate, cantante e d’azione, rende la pellicola godibile e dal ritmo elevato.
Il plus viene poi offerto da John Belushi, il comico americano che ha il ruolo di protagonista e che ha aggiunto un tocco personale ad alcune scene.Ricordate la scena in cui John viene inseguito dalla fidanzata con il mitra e per farsi perdonare comincia a tirare fuori una “Supercazzola” pur di non farsi uccidere? Ecco, quella l’ha scritta di sana pianta l’attore ed è probabilmente per questo che risulta così naturale e che ancora oggi non stanca.
Se a tutti questi elementi aggiungete anche le citazioni cinematografiche e quelle musicali, ecco che si capisce il perché sia diventato un ever green. Una scena sicuramente iconica è quella dell’inseguimento finale. Quella in cui decine e decine di auto della polizia si scontrano tra loro nel tentativo di arrestare i Blues Brothers.
All’epoca andavano di moda le scene di inseguimento in auto e per realizzarle venivano reclutati degli stuntman in grado di compiere acrobazie spettacolari. In assenza di computer grafica, le scene dovevano essere buone alla prima. In Blues Brothers è stata creata una scena di distruzione apocalittica e irripetibile.
L’idea in questo caso è stata del regista. Nel presentare il copione alla Universal disse: “Voglio una distruzione globale di auto, come se non ci fosse un domani. La produzione dovrà comprare tutto quello che si muova e possa essere distrutto”.
La major lo ha accontentato in pieno e per la scena ha acquistato 103 vetture della polizia di Chicago all’asta. Per poter girare quella scena ci vollero tre troupe dotate di telecamera montata su altrettanti furgoni. La confusione fu tale che alla fine anche i furgoni si sono schiantati e sono stati rottamati.
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