C’è un particolare a cui ogni automobilista deve fare attenzione: si tratta di una caratteristica decisiva per gli apparecchi autovelox. Conoscere le varie differenze è fondamentale
Sono indispensabili per la sicurezza, anche perché l’alta velocità è la prima causa in assoluto di incidenti stradali. Eppure, allo stesso tempo rappresentano un “incubo” per gli automobilisti: essendo apparecchi elettronici, gli autovelox non fanno sconti, e quindi è facile prendere la multa, anche se si sfora di poco il limite. E purtroppo, il codice della strada prevede delle sanzioni piuttosto salate.
Ecco perché è fondamentale evitare di incorrere in rischi inutili. In particolare, esiste una certa varietà di dispositivi autovelox: tra questi ci sono le famigerate “colonnine”, che possono avere – in genere – tre tipi diverse di colorazione. Ci sono quelle “neutre” (in genere di colore grigio o metallico), oppure quelle arancioni e quelle blu. E’ importante capire il significato di questi colori: quelli arancioni sono denominati “velo ok” e sono i più diffusi. Sono delle colonnine che ospitano dei dispositivi autovelox, ma bisogna fare attenzione.
Il colore arancione indica che c’è la possibilità che al loro interno ci possa essere un dispositivo, ma non è detto che sia così. Spesso, infatti, le colonnine sono vuote e quindi funzionano soltanto da dissuasori. E’ questo il motivo per cui se ne vedono così tanti, anche presso comuni molto piccoli. Questo non vuol dire che le colonnine arancioni sono sempre vuote, ma spesso è cosi. Come fare a saperlo?
E’ difficile per un automobilista scoprirlo: chiaramente andando a guardare da vicino probabilmente si scorge la lente della fotocamera, ma è chiaro che l’unica cosa che resta da fare è rispettare i limiti avendo il conforto che molto probabilmente all’interno della colonnina non c’è assolutamente nulla. Opposto, invece, il discorso per le colonnine blu. In questo caso il dispositivo è acceso e funzionante, e questo colore indica proprio questa particolare condizione. Infatti, le colonnine blu sono più rare, e ospitano delle postazioni autovelox fisse, in genere sempre funzionanti. Anche in questo caso è possibile che il dispositivo non sia acceso, ma in questo caso è impossibile scoprirlo.
A questo punto è bene rispettare sempre il limite di velocità, a maggior ragione quando si incrocia una colonnina di colore blu. In genere, gli autovelox hanno due fotocellule laser: il passaggio della testa di un mezzo attraverso il fascio della prima cellula, interrompendolo, dà inizio al rilevamento facendo partire un temporizzatore, mentre il passaggio attraverso il secondo fascio blocca il timer. L’apparecchio calcola la differenza e di conseguenza la velocità, e provvede a scattare una fotografia del veicolo. Se la velocità risulta fuori norma scatta la sanzione: ovviamente la tolleranza è sempre calcolata di default.
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