Almeno una volta l’anno tutti gli automobilisti devono rinnovare l’assicurazione auto: ma c’è una regola che pochi conoscono
La vita degli automobilisti (ma anche dei motociclisti) italiani è regolata da scadenze precise. Una volta l’anno c’è da pagare il Bollo alla regione, tranne che in Veneto e Calabria dove ad incassare è direttamente l’Agenzia delle Entrate. E almeno una volta l’anno c’è da pagare la RC Auto.
Responsabilità civile, significa che nessuno può chiamarsi fuori e in genere è sempre una mazzata perché anche quando si scalano le classi di merito, il prezzo non cale in proporzione. Anzi, dopo il periodo della pandemia che aveva di fatto congelato i prezzi e in molti casi anche le polizze, lo scorso anno abbiamo riscoperto gli aumenti che continuano anche ora.
Eppure la regola è molto semplice. Chi non è in regola con il pagamento della RC Auto non può circolare e se fosse sorpreso durante un controllo con la polizza scaduta rischia come minimo una multa. Non necessariamente significa essere fuori legge per volontà, può trattarsi di una semp,lice dimenticanza. Ma in ogni caso le conseguenze rischiano di essere pesanti.
Assicurazione scaduta, da oggi puoi circolare lo stesso: come funziona la legge
L’assicurazione RC per auto e moto è obbligatori, non perché lo diciamo noi ma perché lo prevede la legge. In particolare l‘articolo 193 del Codice della strada che stabilisce anche le sanzioni monetarie in caso di mancato rinnovo della polizza e non c’è modo di contestarle per chi fosse in difetto.
Attenzione, non è che se siamo guidatori provetti, che non commettono mai incidenti e non hanno mai avuti problemi con gli agenti atmosferici o con la rottura dei vetri ci possiamo sottrarre. Perché il controllo può avvenire ovunque e comunque, quindi l’automobilista deve essere in regola. Secondo il Codice, anche un’auto ferma al parcheggio se ha la RC auto scaduto è passibile di multa, quindi non è necessario circolare.
Ma c’è una regola che non tutti conoscono e che permette di respirare almeno per due settimane all’anno. Perché in realtà esiste un caso in cui è possibile guidare l’auto o la moto anche con la RC Auto scaduta. Ogni polizza infatti ha un margine di 15 giorni dalla data della sua scadenza effettiva per il rinnovo. Quindi, se mai dovesse succedere qualcosa in quelle due settimane, il titolare sarebbe comunque coperto.
Si chiama periodo di ultrattività dell’assicurazione, quello in cui la polizza risulta ancora attiva anche se non è stata rinnovata. Funziona in automatico, senza bisogno di sottoscrivere nulla e anche se abbiamo deciso di passare ad un’altra compagnia di assicurazione (ma in quel caso, la disdetta deve scattare almeno 2 mesi prima).
Polizza scaduta, cosa rischia l’automobilista e come controllare tutte le date: le regole essenziali
Cosa succede però alla scadenza dei 15 giorni supplementari per la durata della polizza RC Auto? Quel periodo è calcolato fisiologicamente per dare il tempo al titolare di rinnovare il suo rapporto, con la stessa compagnia oppure con un’altra non importa.
Se questo però non dovesse avvenire e quindi la vettura non fosse regolarmente coperta da assicurazione, ecco i provvedimenti. La multa va da un minimo di 841 euro ad un massimo di 3.287 euro.
Una sanzione che può calare del 25% se il proprietario dell’auto dimostra di aver effettuato il rinnovo della polizza entro 30 giorni dalla data di scadenza del contratto. Ma in caso di recidiva, cioè di un proprietario sorpreso più volte senza RC Aurto valida, può scattare il sequestro del mezzo, sempre con multa relativa.
Come fare quindi per capire quando scade la RC Auto ora che non è più obbligatorio esporla sul parabrezza? In linea di massima le compagnie assicuratrici avvisano i loro clienti delle scadenze, con una lettera o con una mail. In ogni caso basta controllare sul sito specializzato del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, www.ilportaledellautomobilista.it, inserendo i propri dati.