Una decisione irrevocabile che distrugge la vita di centinaia di persone: così la casa americana fondata da Henry Ford ha scelto di non tornare indietro su un tremendo provvedimento, causato da problemi gravi.
Quando si legge una cosa simile su una casa produttrice, non è mai bene soprattutto per il benessere di centinaia di persone che saranno colpite duramente da quello che sta succedendo. La casa americana Ford ha deciso e non tornerà indietro dopo aver già comunicato il tutto ai diretti interessati.
Il marchio ha confermato la decisione che risulta quindi ufficiale. Vediamo chi sarà interessato da questo disastro ma soprattutto cosa ha portato il marchio a prendere un provvedimento molto duro in un momento di crisi in cui il lavoro è fondamentale per migliaia di persone in difficoltà.
Arriva la tempesta
Quando una multinazionale importante come Ford dà una notizia del genere, c’è poco da stare allegri. Del resto gli economisti ci avevano avvisato della crisi che sarebbe arrivata a colpire settori come quello dell’automotive dopo la pandemia che ha portato alla chiusura di fabbriche e strutture per circa due anni, pur a singhiozzi e con diverse eccezioni degne di nota.
La casa americana ha a che fare come tutti gli altri marchi rivali ed alleati con una crisi senza precedenti nel mondo del mercato di automobili che include la scarsità di chip e conduttori che portano a ritardi nelle consegne. A questo aggiungete gli strascichi della crisi economica e il fatto che il marchio sta assorbendo la botta della concorrenza delle rivali e il quadro è davvero completo, purtroppo.
Tutti a casa
Il marchio americano sarebbe in fase di tagli al personale e sfortunatamente, dietro questa frase apparentemente innocua si nasconde una tragedia per centinaia di dipendenti a cui è stato comunicato senza tante cerimonie che stanno per perdere il lavoro e dovranno quindi cercare un nuovo impiego in un momento in cui come abbiamo spiegato il settore dei motori non è esattamente in buone condizioni.
Quello che la casa chiama “ristrutturazione” è una sequela di tagli al personale che avranno luogo un po’ in tutta Europa il cui obiettivo è “ridurre i costi” dopo un’annata meno buona del previsto, segnata comunque da alcuni successi locali. Ad esempio, la Ford Puma è risultata ancora una volta uno dei SUV più venduti in Europa ma questo a quanto pare non basta a salvare il posto a centinaia di lavoratori nel mirino dei licenziamenti.
Cosa succede ora
Partita dalla penisola iberica, la campagna di licenziamenti di Ford è costata per il momento il posto a 1.100 dipendenti di Valencia dove il marchio ha alcuni impianti produttivi. I licenziamenti che secondo le stime ufficiose dovrebbero portare ad almeno 3.800 tagli in totale sono stati commentati con queste parole dal CEO del reparto auto elettriche Martin Sander che ha dato la colpa della decisione alla situazione economica.
Ford ha intenzione di concentrarsi sul settore delle automobili elettriche per recuperare terreno sul mercato che perde anche per colpa di quelli che Sander ha definito dei “Venti geopolitici sfavorevoli”. A detta del dirigente, la situazione è critica: “Ci troviamo in una situazione senza precedenti e dobbiamo riprogettare il tutto prima per far fronte alla concorrenza”.
Al momento non sappiamo cosa ne sarà dei dipendenti che perderanno il posto. Stando alle informazioni diffuse dal marchio, i licenziamenti andranno avanti nel resto d’Europa per tutto l’anno interessando soprattutto l’impianto di Aquisgrana in cui evidentemente ci sono troppi lavoratori che il marchio non ritiene indispensabili. Una bruttissima situazione a cui nessuno sembra capace di dare una risposta.