Sono molte le auto che entrano di diritto nel mondo della narrativa grazie al loro impatto sociale, questa è la storia della Fiat Panda e di una comunità greca
Alcuni anni fa ebbe molto successo lo spot pubblicitario di un’automobile la cui casa produttrice si vantava fosse “coinvolta” nella nascita di molti bambini.
“Ci avete scelto in tanti per fare l’amore e ci siano migliaia di ragazzi che sono nati con noi, grazie” diceva più o meno quello spot presentando il quinto modello di una vettura nata negli anni ‘70. Che fosse una riuscita trovata pubblicitaria o l’interpretazione corretta di un dato realmente statistico, quello spot fu un successo. E dimostrò una cosa importante: che sempre più spesso le automobili entrano in relazione in modo strettissimo con le famiglie e con le comunità di alcuni paesi per intere generazioni.
Fiat Panda, made in Italy di successo
Non c’è dubbio che, sotto questo aspetto, la Fiat Panda sia un’auto che è entrata nell’immaginario collettivo nelle sue diverse versioni proprio per la capacità di entrare in sintonia con le esigenze della gente. Uno dei primi spot della Fiat Panda, quando la macchina era appena stata progettata, mostrava la vettura in diverse situazioni. Al fianco di una studentessa fuorisede che faceva un trasloco. Di un muratore impegnato in un cantiere, di un fornaio che effettuava delle consegne. Ma anche di una madre che accompagnava i figli a scuola e a fare sport. Cambiavano l’utilizzo, il luogo, il colore: ma la Fiat Panda si presentava come un’auto di servizio per tutti e di tutti.
Un omaggio a chi l’ha creata
In questi giorni la Fiat ha reso omaggio ai dipendenti dello stabilimento di Pomigliano d’Arco, punti nevralgico della produzione della Panda, con la produzione di un cortometraggio intitolato “Pandelleria” che, come suggerisce il titolo, è stato girato nell’isola di Pantelleria. Dove a quanto pare la Panda ha avuto un enorme successo e un utilizzo massiccio nelle sue diverse versioni e per molte generazioni.
Il cortometraggio pubblicitario, della durata di 30’, illustra quattordici abitanti di Pantelleria che mostrano il loro amore per la propria terra a bordo della loro vettura svolgendo le attività di ogni giorno. Un prete, un musicista, un’artista di strada, un agricoltore, un meccanico, uno psicologo. La protagonista è la Panda, sullo scenario strepitoso di un’isola che diventa teatro a cielo aperta di uno spaccato di vita quotidiana.
“L’auto italiana per eccellenza”
La regia del filmato è affidata a un documentarista affermato e quotato come Giovanni Troilo che ha firmato opere importanti, come ad esempio “Vesuvio, come hanno imparato a vivere in mezzo ai vulcani” e “Power of Rome”.
Olivier Francois, amministratore delegato FIAT e Global CMO Stellantis saluta questa iniziativa con entusiasmo: “Dopo 43 anni, Fiat Panda è la city-car leader in Europa e il veicolo più venduto in Italia, dove detiene un ottimo 8% di mercato. Per celebrare questo autentico simbolo della manifattura Made in Italy e per ringraziare le maestranze dell’incredibile sito produttivo di Pomigliano d’Arco, abbiamo realizzato questo docufilm che abbiamo voluto condividere per primi con tutti i lavoratori in segno di gratitudine. Panda infatti rappresenta l’auto italiana e continuerà ad esserlo anche nei prossimi anni.”
Questo il trailer del docufilm Pandelleria