In alcuni casi il Codice della Strada prevede multe veramente straordinarie. Questa è davvero con pochi precedenti.
Le multe, ovviamente, non piacciono mai a nessuno. Tuttavia, sono la logica conseguenza di un mancato rispetto delle regole. Una delle meno conosciute, o comunque fra le più superficializzate, è quella che riguarda i guidatori di auto non intestate agli stessi.
Ecco, pare che la sanzione possa arrivare veramente alle stelle, addirittura superare i duemila euro di contravvenzione. Numeri da capogiro, che sicuramente certificano quanto possa rischiare il conducente di un’auto al quale la stessa non è intestata. Scopriamo qualcosa in più a riguardo.
Non tutti rischiano
Una Legge del Codice della Strada fa chiarezza in merito. Chi non ha la vettura intestata, ma è comunque di proprietà della famiglia, può guidare senza alcuni problemi. La Polizia deve solamente accertarsi che il proprietario del veicolo sia effettivamente un familiare o un convivente del conducente.
La verifica viene fatta tramite il database dell’anagrafe del Comune, attraverso il quale le autorità possono facilmente collegarsi prima di compilare una possibile multa.
Se invece si è alla guida di un’auto che non è né di un familiare e né di un convivente, scatta una multa che può essere davvero salatissima nel caso in cui il mezzo utilizzato viene guidato per oltre un mese senza l’annotazione del nome sulla carta di circolazione. Entro i trenta giorni, comunque, non c’è alcuna necessità di avvisare motorizzazione e forze dell’ordine sull’utilizzo della macchina non intestata.
Ecco come bisogna comportarsi in merito
In poche parole è strettamente necessario comunicare il tutto annotando sulla carta di circolazione il nome del psosessore dell’auto. Un processo da attuare se si superano i trenta giorni di tempo. In caso di violazione di tale obbligo, le multe sono salatissime: da 516,46 a 2582,28 euro. Nei casi più gravi, addisittura, si rischia il ritiro della carta di circolazione.
Inoltre, è fondamentale fare attenzione anche ad un altro fattore. Un familiare non convivente è considerato dal Codice della Strada un soggetto estraneo; la Legge intende solo esclusivamente gli appartenenti allo stesso nucleo familiare.
Nel caso il parente principale perda la vita, comunque, altra postilla fondamentale: il mezzo va ereditato attraverso il passaggio di proprietà a nome degli eredi. Si deve quindi pagare il bollo alla Regione di residenza e cambiare il nominativo del proprietario a fini assicurativi. Insomma, meglio fare davvero tanta attenzione a certi dettagli, che possono fare la differenza per gli automobilisti.