Per avere dei sensori di parcheggio ben funzionanti e col giusto rumore basterà acquistare questo particolarissimo oggetto e installarlo.
Guidare un’auto in una grande città potrebbe a volte riportare dei problemi e inconvenienti fastidiosi. Come nell’atto del parcheggio, soprattutto se non comodo e poco adeguato alle dimensioni dell’auto stessa.
Il paraurti del veicolo può graffiarsi o danneggiarsi se, nell’atto di fare manovra per un parcheggio, va a toccare l’auto posteggiata alle proprie spalle oppure un muretto o comunque un ostacolo che è presente a bordo strada.
Molte automobili di nuova generazione vantano il cosiddetto sensore di parcheggio, ovvero il marchingegno che tramite un rumore d’avviso evita all’autista di avvicinarsi troppo all’ostacolo al momento della retromarcia.
Sul web però è stata ravvisata una soluzione a dir poco assurda ma funzionante. Un sensore da mettere sul paraurti che potrebbe salvare lo stato della carrozzeria posteriore delle vostre automobili.
I “galletti segnalatori”, il sensore fai da te per il paraurti
Su Instagram è spuntato un video davvero divertente, ma che allo stesso tempo rappresenta una idea niente male per salvare il proprio paraurti.
Lo ha ripostato la comica Luciana Littizzetto, l’attrice torinese che è considerata una delle donne più irriverenti della TV italiana. Si tratta dei cosiddetti ‘galletti segnalatori‘, ovvero dei pupazzi a forma di gallo, utilizzati di solito come giocattoli per gli animali domestici, fatti di gomma e che al proprio interno hanno una molla rumorosa.
Nel video si nota un’auto, nell’atto di fare manovra, che per diminuire ulteriormente il rischio di prendere un muro facendo retromarcia, ha legato alcuni galletti di gomma sul paraurti. Così, oltre al sensore di parcheggio entrano in scena anche questi simpatici ma assurdi strumenti che emetteranno un suono ben riconoscibile qualora l’auto dovesse toccare un muro o un ostacolo in retro.
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In questo caso i galletti sono stati attaccanti all’automobile con della semplice colla, stile Super Attack, e segnalano in maniera specifica ed evidente il contatto con il muretto in retromarcia emettendo il classico canto del gallo. Una trovata a dir poco comica, ma chissà che non venga realmente brevettata per evitare i contatti tra le vetture nell’atto di parcheggiare.