Lutto in Formula 1, si è spento uno dei protagonisti più amati: sgomento tra i tifosi

La Formula 1, una categoria automobilistica che esiste veramente da un sacco di anni e che adesso si trova in lutto.

Il tempo. Possiamo ammirarlo o odiarlo, renderlo parte attiva della nostra vita o temerlo come fosse una piaga indelebile sul nostro corpo. Ma, di sicuro, non possiamo far finta che non esista. Il tempo decide le nostre vite e i nostri incontri, certifica le nostre imprese e i nostri fallimenti. E alla fine dei conti, mette pure un punto alla nostra stessa esistenza, così come aveva fatto dandole un inizio.

Lutto in F1 3 marzo 2023 mondofuoristrada.it
Lutto in F1 mondofuoristrada.it

Alcune persone lo definiscono un drammatico giudice, altre uno speciale esecutore. Ma non possiamo farne a meno. E lo stesso vale per questo grande protagonista delle corse del passato, specialmente della Formula Uno.

Che ha emozionato e sofferto, goduto e pianto. E, adesso, ha fatto pure piangere. Legando due mondi così diversi, sconnessi e opposti con i loro relativi appassionati. Lui mancherà anche a noi; perché il tempo può essere giudice ed esecutore, ma quando termina fa male veramente a tutti.

Addio all’eroe dei due mondi

Si chiamava Karl Edward Tommy Borgudd, ma per tutti era e permane Slim Borgudd. Nato a Borgholm in Svezia il 25 novembre 1946 ed andatosene nella stessa località lo scorso 23 febbraio, è stato famoso come pilota di auto e musicità di successo. E’ stato infatti un affermatissimo batterista di jazz-rock; ha suonato in diversi gruppi locali, per poi unirsi agli ABBA.

Gli ABBA (Twitter) 3 marzo 2023 mondofuoristrada.it
Gli ABBA (Twitter) mondofuoristrada.it

Parliamo proprio del gruppo scandinavo di maggiore successo di sempre. Una collaborazione che ha segnato vita e carriera di Borgudd, ed arivata anche grazie alla considerazione che aveva di lui Bjorn Ulvaeus, con il quale aveva già collaborato in uno dei suoi precedenti gruppi musicali. Comunque, se la sua prima vita professionale era fatta di suoni, musica e batteria, la seconda andava – se possibile – ancora più velocemente.

La seconda vita di Slim Borgudd

L’ex ABBA infatti è stato attivo in qualità di corridore automobilistico già dalla metà degli anni sessanta, soprattutto in Formula Ford. In un mondo a tutta velocità, e in un periodo in cui per morire spesso bastava sbagliare semplicemente una curva, Borgudd arrivò tardi – si f aper dire – alla fama. Esordì a 30 anni in Formula 3, per poi formare un team con il quale corse nelle serie svedesi ed europee.

Fallì l’ingresso in Formula 2 nel 1980, ma poco male. Soltanto un anno dopo fece il suo debutto in F1. A 35 anni, su una ATS. Curiosità: al Gran Premio di San Marino si fece subito notare. La sua monoposto mostrava un vistoso logo degli ABBA.

Motivo? Per farsi vedere da altri sponsor, essendone sprovvisto. Non funzionò particolarmente, ma in ogni caso nella sua breve carriera all’interno della massima serie automobilistica arrivò comunque a conquistare un punto al GP di Silverstone. Borgudd ha corso pure la prestigiosa 24 Ore di Le Mans, per poi ottenere successi nel truck racing.

Gli ultimi anni di vita: felicità e sofferenza, i due poli opposti di Borgudd

Per tutti Slim Borgudd. Lui che ha regalato gioia con la musica e velocità con le automobili, passione sconfinata a fan e appassionati e ricordi indelebili che rimarranno per sempre. Artista e velocista, campione e musicista. La dimostrazione concreta che realizzare più sogni è possibile. Poi, certo, la malattia – Morbo d’Alzheimer – ha gravemente condizionato l’esistenza di quello che è stato un vero mito in terra svedese e scandinava. Ma di tempo sprecato, nel suo caso, non si può proprio parlare.

Slim Borgudd (Wikipedia) 3 marzo 2023 mondofuoristrada.it
Slim Borgudd (Wikipedia) mondofuoristrada.it

Non relativamente a chi ha dedicato la sua vita a godersi ogni secondo, attimo, momento. Perché il tempo, per quanto effimero, è reale, e non fa sconti a nessuno. Soprattutto se gli dai la possibilità di attenderlo, fermo ed in silenzio, aspettando la fine di una amorfa storia. Ma questo, Slim Borgudd, non lo ha fatto mai. Ha preso la sua clessidra, l’ha lasciata scorrere in un angolo polveroso di casa e ha dato vita ad una doppia realtà professionale, che gli ha regalato tanta felicità.

E poi sofferenza, come se ad affrontarsi fossero due poli opposti dall’esito purtroppo scontato e prevedibile. Ma se vogliamo, va anche bene così. Giudice o esecutore che fosse, in questo caso di soddisfazione il tempo ne ha avuta davvero poca. Quella è rimasta ad un uomo che ha dominato prima una batteria dai suoni prepotenti, e poi ha accettato il rischio di andarsene guidando auto su auto.

E alla fine, Alzheimer o non Alzheimer, ad averla avuta vinta è stato Borgudd. Come ai tempi delle collaborazioni con gli ABBA e delle corse in F1, sicuramente il buon ‘Slim’ si sarà goduto anche quest’ultima parte del suo viaggio, senza freni e mai banale: un addio a 300 all’ora, come piaceva a lui. E, a pensarci bene, come piacerebbe ad ognuno di noi.

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