Incentivi auto, i migliori regione per regione: ecco come risparmiare più di 10 mila euro. Dove non arriva lo Stato ci pensano le singole amministrazioni
L’Europa comanda di cambiare, anche se manca in realtà il voto del parlamento, e l’Italia per ora gioca in difesa sugli incentivi auto. Perché se veramente entro il 2035 dovranno sparire dalle nostre strade i veicoli a benzina e diesel per essere sostituiti da elettriche e ibride, mancano i soldi.
Lo ha sottolineato ancora di recente Unrae, l’associazione che rappresenta le Case automobilistiche estere in Italia. Nel nostro Paese il parco macchine è relativamente vecchio e sarà sempre peggio nei prossimi anni anche se segnali positivi negli ultimi tempi sono arrivati.
Nel 2022 è sceso il numero delle vetture alimentate a benzina, passate dal 30% al 27,7% così come quella dei diesel scesa dal 22,1% al 19,6% mentre le auto ibride sono salite al 34%. Ma lo stesso non si può dire per le elettriche che hanno perso 20mila unità scendendo a quota 8,8% del mercato nazionale.
E i tempi per un cambio di mentalità non sembrano maturi soprattutto se il governo Meloni continuerà a tenere duro sugli incentivi. Buona parte di quelli previsti per il 2023 sono già terminati e per il futuro le cifre non saranno aumentate, nonostante i prezzi ancora altissimi delle elettriche rispetto alla concorrenza.
Incentivi auto, i migliori regione per regione: il caso del Piemonte
Il rimedio? Al momento per gli italiani esiste, almeno in certe regioni e comuni italiani. Dove non arrivano gli incentivi statali infatti ci sono quelli locali, che in realtà non tutti conoscono. Un modo per far abbassare i prezzi e puntare su una mobilità sostenibile.
Andiamo a vedere insieme quindi dove poterne approfittare. Come in Piemonte, con la Regione che fino al 30 aprile 2023 mette sul piatto quasi 7 milioni di euro destinati alle micro, piccole e medie imprese operative sul territorio.
Sono destinati a tutti quelli che vogliono puntare sul rinnovo del parco mezzi aziendale. In caso di rottamazione di un vecchio veicolo, si possono acquistare o prendere il leasing veicoli aziendali delle categorie M1, M2, M3, N1, N2, N3, con emissioni non inferiori alla classe Euro 6d Temp, con un massimo di 10 unità per azienda.
Possono accedere al beneficio modelli di tipo elettrico puro, idrogeno, ibrido (benzina/elettrico, full hybrid o plug-in hybrid). Ma anche metano/GNL esclusivo GPL esclusivo, benzina, metano o GPL bifuel (benzina/metano e benzina/GPL) sempre che siano meno potenti di 130 kW o 100 kW nel caso di veicoli elettrici.
Firenze, Genova, Province Autonome: cosa prevedono gli incentivi locali per la mobilità sostenibile
Il Comune di Firenze ha rinnovato anche nel 2023 il bando degli incentivi auto locali, destinati a cittadini e imprese private, per l’acquisto di veicoli ecologici a basso impatto ambientale. Si tratta di modelli elettrici, ibridi, GPL e metano.
Fino al prossimo 30 giugno 2023 si potrà richiedere il contributo. Nel caso di un’auto elettrica con rottamazione, lo sconto è pari a 7.500 euro cumulabile con i 5.000 euro dell’Ecobonus statale, per un risparmio totale di 12.500 euro.
Ci pensa anche il Comune di Genova che lo scorso dicembre ha messo a bilancio più di 18 milioni di euro spalmati fino al 2025 per l’acquisto (con rottamazione obbligatoria). Si possono acquistare veicoli commerciali, ciclomotori, motoveicoli ed e-bike a zero o basso impatto ambientale, ma anche taxi e vetture a noleggio con conducente, fino a un contributo massimo di 9.000 euro.
Il sostegno è destinato a cittadini privati e i lavoratori autonomi con partita Iva residenti a Genova, oltre a micro, piccole e medie imprese e gli enti del terzo settore con sede legale e operativa nel capoluogo.
Infine nella Provincia autonoma di Trento incentivi per l’acquisto di nuovi autoveicoli M1 elettrici da parte di privati cittadini, con prezzo di listino non superiore a 50.000 euro Iva esclusa e contemporanea rottamazione. Il contributo è pari a 3.000 euro in caso di rottamazione e a 2.000 in caso di sostituzione.
In provincia di Bolzano contributi per i privati contributi con limite massimo di un veicolo elettrico ogni due anni per autoveicoli, ciclomotori, motoveicoli e bici cargo. Contributo di 2.000 euro per l’acquisto di auto elettriche o a idrogeno, d1.000 euro per le ibride plug-in con emissioni di CO2 entro 70 g/km, e sconto del 30% per l’acquisto di motoveicoli o ciclomotori elettrici fino a 1.000 euro oppure di bici cargo elettriche.