Colpo di scena in casa Renault: questa è davvero una rivoluzione epocale. Accordo decisivo per il futuro della mobilità mondiale
C’era un italiano, un arabo e un cinese, ma non è una barzelletta. Anzi, al monento rischia di essere l’accordo più importante nella storia recente di Renault e il merito è tutto del suo CEO, Luca De Meo che continua a confermare le sue doti di grande politico dei motori.
Una parola che non usiamo a caso, perché la Casa francese ha stretto un accordo che almeno potenzialmente rischia di cambiare radicalmente il mondo delle auto mondiali. La vera rivoluzione da qui ai prossimi 10-15 anni infatti sarà promuovere una mobilità sostenibile accompagnando il pubblico nella transizione ecologica.
La Comunità Europea ha dettato la linea mettendo in un angolo i motori endotermici, destinati a sparire dal 2035 a meno che non ci siano ripensamenti clamorosi. I costruttori si attrezzano ma c’è chi, come Renault, punta invece a realizzare carburanti sintetici che abbianoi la stesasa funzione senza stravolgere il mercato.
In questo senso va letto l’accordo siglato proprio negli ultimi giorni tra Renault e altri due colossi del settore. Il primo è Aramco, il leader nella produzione petrolifera in Arabia Saudita. E il secondo è la cinese Geely che poco alla volta sta occupando una fetta di mercato importante nel mondo, anche in Europa.
Hanno siglato una lettera di intenti che porterà Aramco ad essere azionista di minoranza in una nuova azienda che nascerà da Geely Holding Group e il Gruppo Renault. Sarà destinata soprattutto a sviluppare motopropulsori termici e ibridi ideati per l’uso dell’e-fuel, la benzina di sintesi con zero emissioni. Un modo quindi per bypassare la cancellazioni dei motori endotermici puntando sull’energia pulita.
Geely e il Gruppo Renault avranno quote paritarie nella nuova azienda, che sarà pensata come uno costola a parte. Il progetto è quello di avere a regime 17 stabilimenti di gruppi motopropulsori sparsi nel mondo, con 5 centri di ricerca distribuiti in tre continenti.
La nuova azienda diventerà un fornitore mondiale e dovrebbe avere una capacità totale di oltre 5 milioni di trasmissioni e motori termici, ibridi e ibridi plug-in all’anno. Così presenta l’accordo lo stesso De Meo: “Questa partnership permetterà di portare al livello superiore l’attività dei gruppi motopropulsori che sviluppiamo con Geely Group e darà un grande vantaggio nella corsa alla tecnologia termica a bassissime emissioni.
Renault è passata all’attacco quindi, annusando l’aria che tira non solo in Europa mentre al momento tutto il resto della concorrenza sembra aspettare. Qualcosa in più dovrebbe cambiare dal 2026 quando anche la Formula 1 sposerà il concetto di e-fuel, la benzina pulita a tutti gli effetti, e non a caso Volkswagen entrerà a pieno titolo come motorista.
Da quel momento in poi l’argomento diventerà di pubblico dominio per tutti e anche i veicoli circolanti per strada tutti i giorni avranno una spinta in più per innovare. Renault intanto con questo accordo con Aramco (che fornisce il suo carburanti in F1 ad Aston Martin) ha giocato d’anticipo dimostrando che le strategie dei grandi costruttori devono pensare al futuro con una visione di spettro più ampia.
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