Bonus benzina 2023 tutto nuovo: ecco cosa cambia per gli automobilisti. Il beneficio è ancora attivo, ma attenzione alle nuove norme
L’anno è cominciato con una novità importante per i datori di lavoro, ma anche i dipendenti che beneficiano dei bonus benzina 2023. Dal punto di vista fiscale infatti cambia molto, ma non tutto, perché risulta modificato il regime al quale sottoporre i benefici.
Ci sono modifiche introdotte nel testo di conversione del Decreto Legge Carburanti, approvato alla Camera lo scorso 21 febbraio 2023 in attesa della conversione in Senato, che meritano di essere conosciute.
Partiamo dalla notizia positiva. I datori di lavoro privati (perché non sono benefits che spettano al lavoro pubblico) che intendono riconoscere questo premio ai loro dipendenti potranno continuare a beneficiare delle agevolazioni fiscali, quelle previste già lo scorso anno. La differenza è che l’esenzione sarà unicamente fiscale, mentre sparisce quella dal punto di vista contributivo.
Come funzionano i bonus benzina 2023 a livello fiscale: i principali cambiamenti
Quindi come funzionano i bonus benzina 2023? Per capirlo partiamo dall’articolo 1 del decreto Legge 5/2023 che spiega il regime fiscale al quale sono legati. “Il valore dei buoni benzina o di analoghi titoli per l’acquisto di carburanti ceduti dai datori di lavoro privati ai lavoratori dipendenti, nel periodo dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023, non concorre alla formazione del reddito del lavoratore, se di importo non superiore a euro 200 per lavoratore”.
In pratica è stata copiato e incollato lo stesso beneficio già attivo nel 2022, con un limite massimo di 200 euro per ogni dipendente. Però c’è una parte di testo in più ed è questa a fare la differenza. Il governo infatti precisa che “l’esclusione dal concorso alla formazione del reddito del lavoratore, disposta dal primo periodo, non rileva ai fini contributivi”. In pratica quindi l’agevolazione prevista per i bonus benzina da 200 euro è solo fiscale mentre è stata cancellata quella contributiva.
Possono accedere al beneficio i datori di lavoro privati e i lavoratori autonomi che abbiano dipendenti. Esclusi solo quelli con contratto di collaborazione continuativa, i lavoratori autonomi occasionali e i tirocinanti.
I buoni possono essere erogati dal datore di lavoro da subito e quindi non sono necessari accordi contrattuali preventivi. Non sono previsti limiti al reddito per poter accedere e quindi il bonus di 200 euro può essere concesso a tutti in due modi diversi. Il primo è farli rientrare nei fringe benefits aziendali, scorporando quindi la somma di 200 euro dei buoni benzina dal limite di 258,23 euro destinato agli altri benefici. Oppure dando al dipendente uno o più buoni carburante.
Chi può beneficiare dei buoni benzina e cosa succede quest’anno con il pagamento delle tasse
Nel 2023 quindi cosa cambia a livello fiscale? Quando si dovrà determinare la retribuzione imponibile ai fini previdenziale, sarà anche necessario escludere quello che concorre alla formazione del reddito di lavoro dipendente il contributo erogato per il bonus benzina fino a 200 euro.
Se viene superata la soglia prevista, deve essere incluso nel reddito da lavoro dipendente tutta la somma, che viene erogata dal datore di lavoro. L’importo complessivo, a questo punto, quindi sarà sottoposto al prelievo fiscale. Tutto questo dovrà essere considerato dal datore di lavoro, oppure dal commercialista che segue la contabilità delle aziende private.