Bollo auto, cosa fare per non pagarlo più: notizia strepitosa. Il 2023 comincia con una conferma importante per tutti gli automobilisti
Le tasse automobilistiche interessano tutti i i veicoli a motore e il bollo auto non fa differenza. Almeno una volta l’anno deve essere pagato alla Regione, oppure all’Agenzia delle Entrate come succede in Veneto e Calabria. Ma c’è anche una possibilità, assolutamente legale, per non pagarlo più.
Quasi tutte le regioni italiane infatti, per incentivare la mobilità sostenibile e quindi l’acquisto di veicoli elettrici o ibridi hanno previsto esenzioni dal pagamento del bollo. Non serve presentare una domanda specifica, basta poter dimostrare di essere il possessore del mezzo
Ci sono differenze importanti da regione e regione, ma dopo l’ultimo voto del parlamentoi europeo che dal 2035 cancellerà tutti i mezzi a benzina e diesel dalle strade, le esenzioni non spariranno. Vediamo intanto insieme come funzionano oggi.
Bollo auto, cosa fare per non pagarlo più: decidono le Regioni
In Piemonte è prevista l’esenzione per 5 anni dalla prima immatricolazione se l’auto ibrida ha una potenza non superiore a 100 kW. Le auto elettriche invece usufruiscono dell’esenzione permanente. In Lombardia le ibride immatricolate dopo il 1° gennaio 2019 pagano il 50% del bollo per i primi cinque anni mentre le auto elettriche sono esentate a vita.
In Campania le auto ibride non pagano il bollo per tre anni, partendo dalla data di prima immatricolazione. Ci sono anche 5 anni di esenzione dal pagamento del bollo per auto elettriche, motocicli e ciclomotori elettrici dalla data di prima immatricolazione.
L’Emilia Romagna ha deciso che le auto ibride con prima immatricolazione nel 2021 non pagano la tassa di proprietà per tre anni (2021, 2022 e 2023). Questo però solo se l’importo non supera 191 euro all’anno mentre sono 5 gli anni di esenzione per le elettriche.
In Abruzzo tre anni di esenzione dal pagamento della tassa di proprietà per le auto ibride e cinque anni di esenzione per auto elettriche, motocicli e ciclomotori elettrici, a partire dalla prima immatricolazione. Invece in Calabria non sono previste esenzioni sulle auto ibride ma ci sono 5 anni di esenzione dal pagamento del bollo auto a partire dalla data di prima immatricolazione pere quelle elettriche
Nel Lazio niente bollo auto, per le auto ibride nei primi tre anni dall’immatricolazione. Le auto elettriche e i motocicli e ciclomotori elettrici non pagano il bollo per 5 anni a partire dalla data di prima immatricolazione. In Basilicata le auto ibride con prima immatricolazione avvenuta a partire dal 2015 ci sono 5 anni di esenzione del bollo per auto elettriche, ciclomotori e motocicli elettrici. In Liguria per le auto ibride ci sono 5 anni di esenzione esattamente come quelle elettriche.
Esenzioni sul bollo auto, come funzionano in Italia regione per regione: ci sono alcune differenze
Nelle Marche prevista l’esenzione sulle auto ibride per i 6 anni successivi alla prima immatricolazione e 5 anni per le auto elettriche e in Molise le ibride sono esentate dalla tassa di proprietà per due anni dalla prima immatricolazione, ma le ibride per 5. In Friuli-Venezia Giulia non si paga il bollo auto per i primi tre anni dalla data di immatricolazione dell’ibrida e le auto elettriche per cinque anni dalla data di prima immatricolazione.
In Veneto 3 anni di esenzione per le ibride e cinque anni, dalla data di prima immatricolazione, per le auto elettriche. Ancora meglio in Puglia: 6 anni per le auto ibride e 5 per le elettriche. Nelle isole? In Sardegna 5 anni solo per le elettriche e in Sicilia 3 anni per le ibride e 5 per le elettriche.
Per finire, nella Provincia autonoma di Trento come quella di Bolzano 5 anni per ibride ed elettriche, in Toscana e in Umbria nessuna esenzione per le auto ibride e 5 anni per le ibride. In Valle D’Aosta le auto ibride non pagano il bollo per i quattro anni successivi che salgono a 5 per le elettriche.