Ayrton Senna se n’è andato quasi trent’anni fa, lasciando al mondo un vuoto difficilmente colmabile. E, a quanto pare, molto di più.
Ayrton Senna. Bastano un nome e un cognome per far venire i brividi ad ogni amante del motorsport e della F1 in particolare. Perché l’asso brasiliano è stato tutti i suoi successi e le sue sconfitte, i suoi giorni migliori e peggiori. Ma soprattutto è stato una figura capace di andare ben oltre la mera disputa sportiva, risultando talmente iconico da far innamorare dell’automobilismo un popolo intero.
E poi come dimenticare la sua aggressiva rivalità con Alain Prost, l’amico-nemico che tanto gli ha tolto e altrettanto gli ha dato. I mondiali in McLaren li ricordano tutti, la beneficenza per i più deboli e le dichiarazioni pungenti pure. E, purtroppo, indimenticabile è anche il Gran Premio di San Marino del 1994.
Una corsa in cui il fuoriclasse brasiliano perse la vita, lasciando a tutto il mondo motoristico un vuoto pressoché incolmabile, decisamente indescrivibile. Senna vive, direbbe ancora qualcuno. Lo fa davvero, attraverso i ricordi di ciò che è stato e l’amore ineguagliabile che tutto il Brasile e non solo gli dedicheranno per l’eternità. E, per fortuna dei fan, c’è molto altro dietro alla leggenda di Ayrton.
Finiscono gli anni ottanta, nasce Magic
E’ il 1988, e gli anni ottanta stanno per essere definitivamente archiviati. Ayrton Senna, però, dà finalmente vita alla sua stella. Proprio nell’88 conquista il suo primo, straordinario titolo mondiale in Formula Uno, regalando una gioia incontenibile ai suoi fan. Con otto vittorie, costringe Alain Prost – che guidava la sua stessa auto – ad una sconfitta cocente.
E’ solo l’inizio di Magic, un asso del volante che aveva già iniziato a far emozionare tantissimi tifosi in tutto il mondo. La morte del campione brasiliano non ha scalfito neanche di un minimo la reale leggenda che ha caratterizzato in F1 quello che è tutt’oggi considerato uno dei piloti più forti e spettacolari di sempre. A testimonianza di quanto la forza del tempo possa rimanere indissolubile e inscalfibile; con la nascita della stella di Senna, a fine anni ottanta, inizia una nuova era: quella di un uomo, un pilota, un campione che vive ancora fra noi, e non solo metaforicamente.
Ayrton Senna, il cimelio è incredibile: è tutto vero
E a proposito di 1988, soffermiamoci su un vero e proprio cimelio davvero raro e unico; parliamo della tuta da corsa che, a quanto pare, è stata indossata da Ayrton Senna più volte in quella prima stagione mondiale. E’ inoltre una delle prime tute ricevute da Senna targate McLaren-Honda, anche se principalmente per scopi legati a test e allenamenti vari. la tuta è servita come ‘riserva’ per i week end di Monaco e Silverstone.
Rifinita in rosso, mostra sponsor del calibro di Shell, Boss, Marlboro, Honda, banco Nacional e Goodyear. Adesso è finita in vendita sul sito d’aste collectingcars.com, ed è appartenuta fino ad ora al responsabile del Museo delle Leggende di Pavia, che l’ha conservata come parte di una collezione privata; è rimasta esposta per oltre vent’anni nel museo. L’abito in questione è completamente originale, inoltre non è mai stata resa disponibile per l’acquisto pubblico prima d’ora.
Sembra davvero essere in buonissime condizioni, con tanto di certificato di autenticità targato “The Museum of Legends” e documentazione fotografica corrispondente. L’asta scade giovedì 2 marzo, e per ora il prezzo d’acquisto ha superato i tremila euro. Un valore destinato solamente a salire, visto e considerato che si parla di una delle tute ufficiali di Ayrton Senna. Che, come possiamo vedere, in un certo senso è ancora fra noi.