Maurizio Costanzo, un volto noto dello spettacolo e della televisione italiana. C’è un segreto di cui forse nessuno era a conoscenza.
Maurizio Costanzo. Una carriera straordinaria, praticamente mai terminata e vissuta eternamente da protagonista. Purtroppo però adesso l’ex giornalista e presentatore italiano non c’è più. La notizia, di pochi minuti fa, è circolata abbastanza in fretta attraverso i principali tabloid di tutto il Paese.
Lo storico compagno di vita di Maria De Filippi lascia un vuoto incolmabile ad un mondo notevolmente cambiato e che anche lui ha contribuito ad influenzare in positivo. Con le sue idee, i suoi successi, i suoi risultati professionali. Amato e odiato, un po’ come ogni grande figura piena di spicco e personalità, ha lasciato un’impronta indelebile nella sua professione, arrivando addirittura a rivoluzionare un modo di fare televisione e giornalismo, che era veramente tutto suo.
Per parlare di Maurizio Costanzo però non bastano poche righe. E nemmeno per definire un retroscena che, forse, non tutti conoscono: nemmeno la De Filippi. Una piccola pagina, questa, di una storia volta al termine ma decisamente impossibile da dimenticare. Il motivo, è presto detto.
Il colosso della televisione: buon viaggio, Costanzo
E’ morto ad 84 anni Maurizio Costanzo. Buon viaggio a lui, che ci ha raccontato attraverso televisione e giornali per anni cosa accadeva attorno a tutti noi. Lo ha fatto da giornalista, conduttore televisivo, autore, sceneggiatore e soprattutto uomo dal grande carattere ed estremamente autorevole. A comunicare il suo tragico addio, il suo ufficio stampa. Come dimenticare il Maurizio Costanzo Show, che per decenni ha accompagnato le case di tutti gli italiani.
Lui che è nato a Roma in un caldo 28 agosto del 1938, dove l’afa estiva era accompagna da una dolorosa e paurosa scia di sangue e dolore per ciò che sarebbe stato di lì a poco il secondo tenebroso conflitto mondiale. Un periodo buio che la famiglia di Costanzo e Costanzo stesso superano con grande forza, ripartendo dai sogni dell’ambizioso figlio: diventare giornalista. Nel 1956 inizia la sua lunga carriera, che nel ’70 lo porta al successo radiofonico di Buon pomeriggio.
Nell’82 dà vita al Maurizio Costanzo Show, ancora oggi celebrato in tutta Italia. Un salotto che ha lanciato artisti e personaggi dello spettacolo, ma anche dato spazio a volti della politica e dello Stato in generale. Un periodo importantissimo, in cui il conduttore si lasciò andare anche ad una strenua lotta contro la mafia. Grande amico di Giovanni Falcone, il 14 maggio 1993 rischiò anche lui di perdere la vita in quello che fu a tutti gli effetti un attentato per togliergli la vita.
Dall’attentato agli ultimi anni: una professione infinita
14 maggio 1993. Una macchina piena zeppa di tritolo salta in aria a Roma, a pochi metri dalla sede storica del Maurizio Costanzo Show. Il presentatore, per fortuna, si salva. Nessuna conseguenza per l’uomo e il professionista, che continua così il suo percorso fra la politica e il sociale, fra volti istituzionali e semplici cittadini.
Il suo successo continua tramite Buona Domenica, ma anche contribuendo alla crescita di cinema e teatro. Negli ultimi anni collabora come opinionista con numerosi quotidiani nazionali ed emittenti radiofoniche. Dal 1995 al 2009 agisce pure in qualità di professore alla facoltà di Scienze della Comunicazione dell’università La Sapienza di Roma. Riceve anche una laurea Honoris Causa da parte della IULM di Roma.
Sentimentalmente parlando, non sono mancate le donne nella vita di Costanzo: quattro i matrimoni, una la convivenza e tre i figli. La donna della sua vita è stata Maria De Filippi. L’amore di un’esistenza per niente banale e decisamente ricca. Chi lo ha conosciuto lo descrive come uomo forte ed autorevole. Di sicuro, e questo è un dato di fatto, indimenticabile. Buon viaggio, Costanzo.
Il “segreto” di Maurizio Costanzo: lo conoscevate?
Maurizio Costanzo non c’è più, ma come detto il ricordo dell’ex presentatore permarrà per sempre. E a proposito, sapevate un retroscena sul conduttore? Ne ha parlato un po’ di tempo fa lui stesso – precisamente in autunno 2022 – ai microfoni del Corriere della Sera. Ha ammesso che tra i beni a lui appartenuti in passato ci sarebbero state anche alcune automobili lussuosissime.
Anche se non è mai stato un grande fan di questa tipologia di vetture, evidentemente il famoso presentatore radiofonico e televisivo ha scelto comunque di togliersi più di uno sfizio in vita. In particolare con i primi guadagni racconta di aver comprato una Porsche…alla quale non arrivava nemmeno ai pedali! La usava pochissimo; ebbe in seguito una MG e un’altra Porsche. Non ha mai amato le vetture a dir poco prestazionali. In ogni caso, dal 1976 in poi non ha più guidato un’autovettura: a detta sua, con la solita ironia pungente che da sempre lo contraddistingueva marcatamente, meglio così per lui e ogni altro guidatore italiano.