Dire se le auto elettriche sono il futuro o meno è ancora argomento di grande discussione. Stellantis può cambiare tutto però.
Il mondo dell’automobilismo sembra davvero destinato a cambiare per sempre. Soprattutto in vista della grande rivoluzione che attende le quattro ruote da qui al 2035. La transizione dalle alimentazioni tradizionali – benzina e diesel – all’elettrico è prevista fra meno di vent’anni ed è chiamata a migliorare il mondo dal punto di vista della mobilità e della sostenibilità ecologica dal punto di vista delle emissioni di CO2.
L’Italia sembra essere ancora molto indietro sotto questo punto di vista, come certificano le lamentele del Governo con Matteo Salvini soprattutto, ma le recenti parole del gruppo Stellantis potrebbero fare non poco sorridere in vista del futuro. Dichiarazioni che quest’oggi analizzeremo, cercando di capire perché sono così tanto positive per il nostro Paese e non solamente.
L’Italia non è di certo la più grande estimatrice al mondo per quanto permane la transizione elettrica prevista in via definitiva per il 2035. Soprattutto il vicepremier Matteo Salvini non ha speso parole al miele per quella che pare essere una vera e propria rivoluzione automobilistica. Quanto espresso dai vertici del Paese però non si discosta troppo dalla realtà.
Dal punto di vista della mobilità sostenibile, infatti, c’è ancora un ampio divario dal punto di vista delle colonnine fra Nord, Centro e Sud. Ciò rischia quindi di pesare non poco su cittadini ed automobilisti in futuro. La grande paura dello Stato italiano è rappresentata anche dall’Oriente, Cina in primis.
Ovvero che quest’ultima possa raccogliere un vantaggio tale nei prossimi anni da impedire all’Europa di sfidarla ad armi pari. Vedremo come si evolverà la situazione. Nel frattempo, l’Italia pare essere davvero un grande oppositore – o comunque non di certo fan – della tecnologia automobilistica che verrà.
A proposito di elettrico, a parlarne ci ha pensato il CEO di Stellantis Carlos Tavares. Lo ha fatto in occasione del commento dei risultati record ottenuti dal gruppo internazionale lo scorso anno.
Secondo Tavares “senza incentivi queste auto sono ancora troppo costose per la classe media. La sfida è riuscire a ridurre il prima possibile i costi. Stellantis ha fatto +41% solo negli Stati Uniti e quest’anno ci soffermeremo molto anche negli USA”.
Stellantis fa davvero sul serio; a certificarlo, al di là dei numeri straordinari, ci pensano anche le tre nuove Gigafactory aperte di recente e dedicate alla produzione di batterie. La prima sarà operativa a Douvrin in Francia a partire dal 2024; la seconda in Germania e la terza in Italia in quel di Termoli.
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