Arriva l’importante decisione del Governo sul caro carburanti: stavolta l’annuncio è ufficiale. Il provvedimento per contrastare i prezzi
L’incubo del caro carburanti continua a tormentare gli automobilisti italiani ormai da quasi un anno. Già si facevano i conti con la crisi energetica e una tendenza all’aumento dei costi dell’energia post Covid, che hanno causato un inizio di inflazione che ha preso corpo poi nel tempo.
Intanto è arrivata la guerra in Ucraina che ha notevolmente peggiorato le cose. La crisi de gas è stata pesante, con il vertiginoso aumento dei costi della materia prima e i prezzi dei carburanti che sono arrivati a livelli mai visti. Soprattutto tra la primavera e l’inizio dell’estate del 2022, con costi che superavano, anche di molto, i 2 euro al litro per benzina e diesel. Questo anche in modalità self service.
Poi gli aiuti del governo (i famosi bonus col taglio sulle accise), hanno dato un po’ di respiro. Problemi quando il successivo esecutivo guidato da Giorgia Meloni ha tagliato tutti questi sconti. I prezzi, infatti, sono poi risaliti. In questi giorni, però, si registra un certo ribasso. Con la novità che il diesel dopo molti mesi è tornato a costare meno della benzina, come del resto è sempre stato. Tuttavia il pericolo continua a incombere. Perché la guerra non è certo finita e il rischio di altri rialzi è sempre molto alto.
Inoltre, il governo non intende applicare altri sconti sulle accise, e quindi sono stati studiati altri metodi per venire incontro alle esigenze del mondo dei trasporti. E’ stato scritto un decreto legge che ha avuto già il via libera del Parlamento. E’ stato votato e promosso con 174 sì, 1097 no e 3 astenuti. La Camera, quindi, ha approvato il decreto dopo che su esso era stata posta la fiducia. Di questo decreto se n’è parlato molto. Riguarda disposizioni urgenti in materia di trasparenza dei prezzi dei carburanti e di rafforzamento dei poteri di controllo del garante per la sorveglianza dei prezzi. Ma anche di sostegno per la fruizione del trasporto pubblico.
Domani il voto finale, poi il testo passerà al Senato per il via libero finale. La legge era stato parzialmente sistemata dopo le proteste e gli scioperi dei benzinai. Rimane l’obbligo di indicare il prezzo medio di fianco (e quindi contemporaneamente) a quello applicato ma si abbassano le multe per i gestori che non rispettano le regole. L’osservatorio sui prezzi dovrà compilare una relazione trimestrale sui costi per verificare e prevenire comportamenti non regolari dei vari gestori. Si attendono ripercussioni positive anche sulla situazione dei prezzi.
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