La prima regola per un criminale ricercato da tutto il paese è quella di mantenere un basso profilo, proprio come in questo caso. Potreste avere quest’auto vicino nel traffico…e non imaginare nemmeno a chi appartiene.
Come hanno fatto numerosi latitanti di Cosa Nostra a rimanere tali così a lungo nonostante fossero ricercati praticamente dalla polizia di tutta Italia o del mondo? Semplice, vivendo in modo totalmente insospettabile. Una vettura troppo vistosa può essere sufficiente per attirare l’attenzione indesiderata degli agenti, ecco perchè una vettura di un mafioso somiglia molto di più a questa nel video… 
Dare nell’occhio
La recente cattura del boss Matteo Messina Denaro ha gettato luce su una situazione davvero incredibile: quante volte succede che un super latitante riesca a rimanere tale per anni semplicemente nascondendosi in casa sua? Nel caso dell’ultimo arresto eccellente avvenuto in Italia abbiamo davanti una persona che si è nascosta per ben trent’anni, venendo individuata solo per un problema di salute.
Sicuramente vivere in un territorio pieno di fiancheggiatori aiuta ma c’è anche da dire che spesso, gli uomini più ricercati del mondo passano inosservati anche per il loro stile di vita molto anonimo che gli permette di sottrarsi all’attenzione dei poliziotti che li cercano. I tempi in cui i gangster giravano a bordo di Cadillac vistose e costose sono finiti: le vere automobili dei mafiosi sono tutt’altra cosa.
Mezzi di trasporto
Molto spesso i latitanti si spostano a bordo di vetture molto diffuse per non attirare l’attenzione: lo stesso Messina Denaro a quanto pare circolava su un’Alfa Romeo identica a mille altre ma non è il primo ne l’unico caso, come vedremo tra poco. Qualche tempo fa un maxi sequestro dei Carabinieri in Campania ha portato alla luce una vettura apparentemente innocua, la classica Fiat Uno, capace però in teoria di superare i 200 chilometri orari grazie ad un incredibile tuning!
Evidentemente è proprio così che i latitanti restano tali, spostandosi su vetture che magari sono anche in grado di tenere testa ad un autopattuglia durante un inseguimento ma che esteticamente sono identiche a tutte le altre. Ne stiamo per vedere una che ha dell’incredibile e che potrebbe tranquillamente fermarsi al semaforo vicino a voi senza dare minimamente indizi su chi potrebbe trovarsi a bordo.
La più diffusa
Se parliamo di automobili anonime e molto diffuse, quale sarebbe meglio della piccola Autobianchi A112 che è talmente diffusa nel nostro paese da essere praticamente invisibile? La vettura prodotta dall’ormai scomparsa casa italiana dal 1969 al 1986 e costruita in oltre un milione di esemplari è stata per tutti gli anni settanta l’utilitaria preferita degli italiani, pure dei malfattori a quanto emerge da questo video. 
La piccola utilitaria dall’aspetto simpatico dotata di un motore da una quarantina di cavalli con quattro cilindri in linea sulla versione di base non sembra affatto l’automobile di un mafioso, il che prova quanto detto sopra: una vettura di questo tipo stando ad un video ritrovato sul popolare social TikTok sarebbe stata usata da un qualche latitante in Campania prima di essere trovata ed esposta. Esteticamente è identica alle altre ma un particolare inquietante emerge avvicinandosi allo sportello…
La vettura infatti ha dei vetri blindati spessi più di un centimetro: chiaro che il latitante in questione che girava a Napoli a giudicare dalla targa dell’automobile volesse essere sicuro di non avere brutte sorprese nemmeno dai rivali, oltre che dalla polizia locale. Resta da chiedersi quanto la modifica abbia impattato su un’auto che pesa appena 670 chilogrammi. Eccola qui per voi.
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