Brutte notizie per Tesla e per chi ha deciso di comprare una macchina elettriche del marchio statunitense. La decisione è clamorosa.
Ha rivoluzionato il mercato dell’automobile, è inutile nasconderlo. La multinazionale Tesla (chiama così in onore del noto inventore Nikola Tesla) si è ormai specializzata nella realizzazione di automobile elettriche, pannelli fotovoltaici e sistemi di stoccaggio energetico. E il suo successo ha dato una sterzata anche alla rivoluzione green che il mondo delle quattro ruote sta affrontando.
Tesla non ha mai nascosto il suo obiettivo: “Accelerare la transizione del mondo all’utilizzo di fonti di energia rinnovabili”. Fondata nel 2023, il suo CEO Elon Musk parla della sua creazione come di una casa automobilistica indipendente. Che offre modelli elettrici, destinati al mercato con l’obiettivo di abbattere il consumo di carburanti inquinanti.
Negli anni, oltre ai successi, di Tesla si è parlato moltissimo anche per alcuni difetti delle sue vetture. Un problema che torna a galla a dire il vero, perché la casa automobilistica ha richiamato più di 362.000 modelli, che hanno il sistema di assistenza alla guida ‘Full Self Driving’. Una decisione inevitabile, perché le autorità hanno scoperto che proprio questo aumenta il rischio di incidenti.
Il ‘Full Self Driving’ era stato annunciato al mondo come una vera rivoluzione. In grado di sterzare, accelerare, frenare e cambiare corsia. Ma non è sempre oro tutto quello che luccica. Sì, perché secondo la National Highway Traffic, questo sistema permette anche di superare i limiti di velocità imposti dalla legge e attraversa gli incroci in modo errato o addirittura imprevedibile. Qualcosa che mette a rischio chi è dentro la macchina e ignari passanti o altri automobilisti.
“Un rischio irragionevole per la sicurezza dei veicoli a motore, basato sull’insufficiente rispetto delle leggi sulla sicurezza del traffico“. Questa la motivazione, stando sempre allo stesso organo.
Nuovi test e ulteriori analisi, dell’agenzia per la sicurezza stradale. hanno confermato tutto questo. Un problema in più con cui fare i conti e un rischio che non può essere corso. Tesla non ha avuto altra scelta che richiamare alla base questi modelli. E la multinazionale quindi dovrà correre ai ripari. Anche perché nel recente passato le sue vetture si erano distinte non solo per l’alto numero di ordini.
Nel 2015, secondo Forbes, l’azienda statunitense era la innovativa al mondo. Mentre tre anni dopo i suoi modelli hanno toccato il traguardo di 500 000 unità, percorrendo 10 miliardi di miglia. Il milioni di macchine vendute è stato toccato nel 2020, la prima al mondo a riuscirci. Numeri importanti sintomo di una crescita costante, soprattutto se paragonata alle altre casa automobilistiche, costrette a inseguire la creazione di Elon Musk.
Tanto che alcuni marchi importantissimi, come Toyota, Lotus, Daimler AG (per alcuni modelli Mercedes) hanno stretto collaborazioni importanti con tesla. Al fine di sviluppare modelli elettrici, non solo per la motorizzazione, ma anche per le batterie e il sistema di ricarica. Le ultime novità però potrebbero cambiare tutto.
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