Grande dolore per la recente scomparsa di un grandissimo protagonista del passato della Mclaren e del mondo del motorsport.
Il mondo del motorsport è stato reso grande da uomini leggendari, piloti in grado di sfidare la morte ogni qualvolta salivano su una monoposto o una vettura da corsa, uomini impavidi che facevano del brivido il loro pane quotidiano.
Artisti del volante come Villenueve e Senna sono passati alla storia prima per la loro abilità in pista, poi per la tragica fine che li ha accomunati. Quello stesso impavido coraggio animava Niki Lauda, pilota che è stato vittima di un incidente quasi letale e che nonostante questo è tornato in pista per continuare a fare ciò che più amava.
Questo spirito eroistico che contraddistingueva i piloti della Formula 1 oggi si avverte meno perché per fortuna le precauzioni prese dall’organizzazione tutta per evitare tragedie come quelle che abbiamo citato hanno avuto i loro effetti.
Oggi i piloti sono più tutelati, le auto hanno controlli elettronici che evitano il peggio, scocche più resistenti agli urti, tute ignifughe; c’è maggiore cura nel disegnare i tracciati, dai quali sono eliminate le curve troppo pericolose (Montecarlo rimane una delle poche ancora decisamente pericolosa), più controllo e assistenza a bordo pista. Tutto ciò ha tolto quell’aura di eroi leggendari che accompagnava i piloti e probabilmente anche buona parte del fattore guida nella vittoria dei mondiali.
A quella prima rischiosa epoca apparteneva anche David Price, ex pilota, ingegnere e proprietario di scuderie che ci ha lasciato nelle scorse ore a 75 anni. Price, conosciuto nell’ambiente con il soprannome di “Pricey”, è stato una figura chiave della Formula 3 britannica e grazie a lui hanno effettuato il passaggio alla classe regina due grandi della storia della Formula 1 come Nigel Mansell e Martin Brundle.
Lutto per la morte di David Price: la carriera di questa icona del motorsport
Price era conosciuto nell’ambiente del motorsport principalmente per la fondazione della scuderia DPR (David Price Racing), ma oltre che essere un proprietario ed un team manager, Pricey in prima persona era un pilota provetto e si dilettava a correre con sportive da corsa alla 24Ore di Le Mans e nei campionati di GT Sport. Come detto però, la sua notorietà la deve alla fondazione della DPR e alla sua gestione.
Tra il 1976 ed il 1985, la DPR ha gareggiato nella Formula 3 britannica ed ha ospitato piloti di grande talento come Mansell, Brundle, Dumfries e Needle, tutti passati successivamente alla Formula 1. Dopo aver raggiunto la vittoria del campionato con Dumfries nel 1984, la DPR si è ritirata dalla Formula 3.
In quegli anni Price è stato il Team Manager della Posche, della Sauber e della Nissan. La sua scuderia è tornata alle gare nel 1995, quando gli è stata affidata la Mc Laren F1 Gpr per competere al BPR Global GT Series (campionato vinto al primo anno di partecipazione) e alla 24Ore di Le Mans (vinta anch’essa in quella occasione).
Grande amico di Frank Williams, Price ha avuto a che fare anche con il nostro Giacomo Agostini e con il pilota di monoposto Giacomo Ricci, vincitore di 4 gran premi della GP2 nel 2008 a bordo della sua monoposto. Finché ha avuto forza di gestire la sua scuderia è rimasto in sella, ma nel 2009 ha deciso di venderla e ritirarsi dal mondo delle corse automobilistiche. La scuderia ha mantenuto il nome DPR per un’altra stagione, poi sono scadute le licenze e anche l’ultimo simbolo della sua presenza nel motorhome è stato sostituito. Ciò che ha fatto, però, rimarrà indelebile nella storia di questo sport.