Ferrari, l’annuncio di Vasseur lascia tutti di stucco: come la prenderà Leclerc? Il pilota monegasco ha bisogno di risposte importanti in questo 2023
Dopo aver centrato la piazza d’onore nello scorso campionato, adesso per il #16 è arrivato il momento del definitivo salto di qualità. Per guadagnarsi lo status di prima guida, però, dovrà dimostrare in pista di andare più forte di Sainz.
In molti hanno dato per scontato una cosa che in realtà scontata non è. Si perché la Ferrari non ha ancora stabilito ufficialmente (e mai lo farà) chi è la prima guida in vista del campionato 2023. L’arrivo di Frederic Vasseur nel box di Maranello, aveva lasciato presagire che la scelta sarebbe ricaduta (ufficiosamente) su Charles Leclerc. Questo perchè l’ingegnere francese lo ha avuto in Alfa Romeo e l’ha fatto esordire in Formula 1 nel lontano 2018.
Una commistione di interessi, che vede coinvolto anche il manager di Leclerc (e socio di Vasseur) Nicolas Todt. Serve però più di questo per permettere al #16 di avere a disposizione la strategia ottimale per un primo pilota. Carlos Sainz richiede attenzioni e vuole dimostrare di essere al livello del compagno di squadra. Un primo assaggio lo abbiamo avuto già il giorno della presentazione, quando Vasseur ha tirato a sorte chi tra i due piloti sarebbe dovuto scendere in pista per primo.
Anche il programma di test in Bahrain per sviluppare la SF-23 procederà in perfetto equilibrio, con i due piloti che si altereranno tra mattina e pomeriggio dei tre giorni (23-23-25 febbraio).
Al momento la scuderia del Cavallino Rampante vuole lasciare aperta ogni porta, anche dal punto di vista strategico, senza puntare su un’unica punta in questo avvio di stagione. Leclerc dovrà conquistarsi in pista il favore del box, mettendosi alle spalle Carlos Sainz.
Fred Vasseur, alla prima esperienza da team principal di Maranello ha spiegato: “Sarebbe un errore cercare di fare un confronto tra i nostri piloti e gli altri e tra loro stessi. Abbiamo Charles, e non voglio fare alcun confronto con Carlos. Abbiamo loro due e dobbiamo lavorare su di loro, dobbiamo cercare di aiutarli nelle loro debolezze, se ne hanno, capire dove stanno rendendo meglio del loro compagno di squadra, in modo da cercare di fare un lavoro migliore insieme”.
Proseguendo nella sua analisi Vasseur ha poi aggiunto: “Per quanto riguarda i tre giorni di test del Bahrain, abbiamo un piano con diverse opzioni: dividere giorno per giorno il lavoro dei piloti o smezzarlo ogni giorno? Se si prevede di fare un grande chilometraggio, penso che sia più sensato dividere sempre mattina e pomeriggio“.
Per l’ingegnere francese sarà determinante sfruttare al meglio queste prime prove sul circuito di Sakhir.
“Quest’anno abbiamo solo questi giorni di test in Bahrain, come due anni fa, ma questa volta ci sono solo quattro giorni tra la fine dei test e la prima gara, mentre nel 2021 c’erano due settimane in mezzo. Sappiamo più o meno quali saranno i problemi che avremo, a parte il bilanciamento che tutti dovranno regolare. È vero che avremo la metà dei test rispetto al 2022, ma il concetto della vettura è molto più noto rispetto a un anno fa”.
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