Abarth ha ‘riportato in vita’ uno dei suoi modelli più iconici di sempre, il risultato è incredibile: sembra una Ferrari.
Abarth. Basta il nome ad accendere la fantasia degli amanti, e degli appassionati del marchio italiano. Fondata nel 1949 a Bologna, dall’ingegnere italo-austriaco Carlo Abarth e dal pilota Guido Scagliarini. Nata come scuderia sportiva, oggi, controllata al 100% dal gruppo Stellantis. si occupa della produzione e commercializzazione di versioni sportive ed elaborazioni di vetture FIAT con il suo marchio.
Nel 2007 il marchio italiano dopo anni di storia gloriosa è stato rilanciato. E Il primo modello del nuovo corso fu la Abarth 500, dotata di un motore T-Jet 1.4 Turbo 16v da 135 CV, ulteriormente potenziabile a 160 CV tramite i kit di elaborazione. Eppure di vetture storiche se ne possono citare tantissime, con il marchio dello scorpione.
Tra queste è impossibile non citare l’Abarth 1000 SP. Macchina che arriva dopo l’Alfa Romeo Abarth 1000 Bertone. E la nuova arrivata si distingue subito per alcune caratteristiche uniche, come le ruote coperte. Una macchina pensata e costruita per partecipare esclusivamente alle competizioni. E furono realizzati solo 50 esemplari. Una spider leggera e potente, che riusciva a raggiungere i 230 km/h.
Un’icona per tutti gli amanti del marchio Abarth e delle corse. Di un suo possibile ritorno si era parlato già nel 2009, per ampliare la gamma della casa dello scorpione. Ovviamente una reinterpretazione di quel modello storico. Aggiornato con il design dei nostri tempi. L’idea era quella di una vettura sportiva di taglia media, restando però fedeli all’originale: silhouette accattivante e linee essenziali. Un progetto che però rimase soltanto una bozza. Sul mercato, invece, arrivò l’Alfa Romeo 4C.
Nel 2021 però quella bozza tornò d’attualità. E il disegno della 1000 SP è stato ripreso e aggiornato. Ma anche questa volta si è cercata di mantenere intatta l’anima di quella storica automobile. Livrea rigorosamente rossa, le caratteristiche prese d’aria su tutto il corpo vettura. Dall’apertura sul cofano anteriore, agli slot di raffreddamento, sulla parte posteriore. Anche la fanaleria scelta riporta a quella macchina.
Altro cambiamento ‘tecnico’ rispetto alla macchina degli anni ’60 è il telaio ibrido, che ha preso il posto di quello tubolare. Cellula centrale in fibra di carbonio e avantreno in alluminio. Prestazioni Abarth: motore 4 cilindri sovralimentato, 1742 cc. Montato in posizione posteriore centrale, sprigiona 240 cv. La coppia massima è di 350 Nm, l’80% di questi è disponibile a 1700 giri.
Sarebbe dovuta essere soltanto una. Un unico modello, invece nel 2022 viene rese noto che saranno 5 le nuove Abarth 1000 SP in commercio, una serie comunque super limitata. Magari ne vedremo qualcuna sfrecciare sui storici tracciati che hanno segnato la storia del motor sport. Magari al Nurburgring o alla riedizione della Targa Florio. Oggettivamente però il salto della casa italiana è ben visibile. Altro che 500, questa nuova Abarth sembra una Ferrari.
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