Diesel a 2,5 euro al litro, stangata in arrivo per gli automobilisti

Ogni automobilista sa bene cosa significhi dover fare rifornimento carburante per la propria vettura e quanto questa operazione si sia trasformata in un salasso. La situazione non sembra perĆ² essere destinata a migliorare in tempi brevi, anzi si prospetta un peggioramento ulteriore.

Le restrizioni legate alla pandemia sono ormai un ricordo, ma sono ancora tanti i cittadini che faticano a rialzarsi a livello economico. Quel periodo, infatti, ha generato un calo evidente del potere di acquisto, a maggior ragione per i lavoratori autonomi, che hanno visto ridursi in maniera netta i propri guadagni, oltre a dover pagare personalmente le tasse.

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Rifornimento carburante sempre piĆ¹ costoso – Foto | Mondofuoristrada.it

Ancora adesso fare la spesa comporta molte rinunce a causa degli aumenti registrati da tantissimi prodotti che molti di noi utilizziamo quasi quotidianamente. E questo ĆØ una diretta conseguenza del caro carburante, con cui hanno a che fare anche gli autotrasportatori che riforniscono i vari punti vendita.

Il rifornimento carburante costa sempre di piĆ¹

Non va certamente meglio a lavoratori come gli agenti di commercio, che si trovano costretti a dover fare ogni giorno decide di chilometri per motivi di lavoro. Molti di loro hanno scelto un veicolo diesel contanto sul costo minore che questo ha in genere sempre avuto sulla benzina, ma ora stanno vedendo sulla propria pelle quanto questo assunto non sia piĆ¹ vero.

Nemmeno provare a cambiare il distributore a cui rivolgersi e puntare su uno piĆ¹ conveniente sembra essere una scelta cosƬ vantaggiosa. Se questo, infatti, comporta la necessitĆ  di fare chilometri in piĆ¹ per raggiungerlo non puĆ² che essere controproducente.

Le associazioni che tutelano i distributori hanno perĆ² lanciato a piĆ¹ riprese un grido di aiuto al governo affinchĆ© possa pensare a un provvedimento comprendente alcune agevolazioni almeno per le categorie che hanno un reddito piĆ¹ basso. L’appello ĆØ comunque caduto nel vuoto fino a questo momento.

Uno scenario poco favorevole

In attesa di capire quali possano essere le mosse dell’esecutivo, le prospettive sembrano essere tutt’altro che incoraggianti. A far precipitare ulteriormente la situazione puĆ² essere quanto accaduto lo scorso 5 febbraio. Da quella data, infatti, ĆØ scattato l’embargo dell’Unione Europea all’importazione di prodotti petroliferi russi, benzina e diesel. A prendere la decisione ĆØ stata proprio Bruxelles, convinta fosse necessario colpire Mosca per una guerra scoppiata ormai un anno fa, che sta condizionando pesantemente anche l’economia mondiale.

Gli esperti di mercato, perĆ², sono convinti che questa mossa possa essere controproducente. La Russia, infatti, ĆØ finora riuscita a soddisfare la metĆ  del fabbisogno di gas di tutto il Vecchio Continente e lo ha fatto proprio in un periodo come questo in cui ne abbiamo estremo bisogno anche per il riscaldamento.

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Costi maggiori soprattutto per chi ha un veicolo diesel – Foto | Mondofuoristrada.it

Il rischio concreto ĆØ che questa situazione possa condizionare anche il costo del carburante. Ancora una volta il problema potrebbe essere evidente soprattutto in autostrada, dove non sarĆ  inusuale dover spendere anche 2,50 euro al litro per poter effettuare rifornimento. A farne le spese potranno quindi essere soprattutto le persone in possesso di un veicolo diesel, che non possono che essere spaventati da questa prospettiva. Il governo si ĆØ detto comunque disposto a monitorare il quadro e a intervenire se lo dovesse ritenere necessario.

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