Alfa Romeo, dopo Stelvio e Tonale, arriva il mini suv economico che sconvolgerà il mercato

L’annuncio spiazza tutti, ora Alfa Romeo fa davvero sul serio. Sta finalmente arrivando il veicolo che potrebbe permettere alla casa del Biscione di azzerare la concorrenza: la domanda è, ce la faranno a produrlo in tempo?

E’ corsa al settore dei SUV anche per Alfa Romeo, casa italiana che evidentemente ci ha preso davvero gusto nel produrre questo tipo di vettura. Sono passati pochi mesi dall’arrivo dell’ultima creazione della casa, eppure sono già pronti a farlo di nuovo. Ecco quali rivali dovrebbero iniziare a preoccuparsi e perchè questa notizia è così importante per il celebre marchio membro della holding Stellantis che comprende Fiat e compagnia bella.

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Passano all’offensiva: la concorrenza trema… (MondoFuoristrada.it)

Il mercato evolve 

La casa italiana Alfa Romeo è stata una delle prime tra quelle che producono veicoli di una certa caratura a capire che il cambiamento non si può rallentare né evitare. Infatti, a differenza di altri marchi legati a doppio filo con Fiat e i marchi ad essa vicini economicamente come Chrysler il Biscione ha subito messo in progettazione prima e in produzione poi un SUV, il famoso mezzo che oggi è normale incontrare per le strade italiane.

Presentato ufficiosamente con il nominativo di Tipo 949 il possente e potente Alfa Romeo Stelvio è stato nel 2016 uno dei primi nuovi SUV italiani a costituire una vera minaccia per la concorrenza che, storicamente, per il Biscione, è costituita dai marchi tedeschi Audi, BMW e Mercedes-Benz, un trittico mica male con cui non è concesso alcuno sconto. La casa italiana ha avuto successo con il suo veicolo e non ha atteso prima di rilanciare.

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Lo Stelvio è probabilmente uno dei SUV italiani più belli del momento (MondoFuoristrada.it)

Buona la prima…

Soddisfatta dei risultati dello Stelvio sul mercato che è ormai disponibile in diverse varianti, inclusi alcuni tuning davvero straordinari, la casa italiana Alfa non ha certo atteso che la clientela si annoiasse con il mezzo: infatti, solo l’anno scorso, il marchio del Biscione ha presentato il suo secondo SUV, il Tonale caratterizzato da dimensioni ridotte rispetto al fratellone maggiore ma soprattutto dalla possibilità di montare un motore ibrido.

Nonostante abbia già be due SUV sul listino, la casa italiana, non c’è due senza tre, ha deciso subito di battere il ferro ora che è caldo al punto che secondo la stampa italiana specializzata e anche quella straniera, starebbe già pensando ad un terzo SUV da inserire sulla categoria di mercato che – come abbiamo ripetuto più volte – crediamo come i marchi che la vogliono conquistare sia la più importante e decisiva nel settore dell’automotive ora come ora.

Il terzo moschettiere 

Stando alle informazioni in mano alla stampa del settore, a partire dal 2024, già l’anno prossimo quindi, potremo guidare il terzo SUV in sette anni costruito dalla casa Alfa Romeo, un modello che si va ad inserire nel settore dei crossover di medie dimensioni, lo stesso di veicoli attesissimi come la Jeep Avenger, la Fiat B-SUV e la nuova Opel Mokka per cui c’è già molto fermento.

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Sul design sappiamo spaventosamente poco (MondoFuoristrada.it)

Lungo appena quattro metri e pochi centimetri, il veicolo che Alfa intende lanciare sul mercato sarebbe uno dei più piccoli della categoria ma c’è da aspettarsi che anche grazie alla tecnologia mild hybird già collaudata da tanti marchi sarà anche in grado di fornire prestazioni di tutto rispetto. La fascia di prezzo in cui il mezzo prodotto a Tychy in Polonia andrà ad inserirsi è inedita per un marchio del genere.

Al di là della versione ibrida che dovrebbe costare non meno di 30.000 Euro infatti, stando ai portavoce di Stellantis, ci sarà sul mercato una versione a benzina del SUV di cui ignoriamo ancora il nome: “Non tutti possono pagare 40.000 Euro per un’automobile”, dicono da casa Alfa Romeo e infatti, questa versione dovrebbe costare sui 10.000 Euro, un prezzo stracciato che siamo sicuri andrà ad infastidire anche marche che non sono mai state grandi rivali del marchio italiano.

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