Nuovo terremoto in Formula 1: clamorosa decisione di Hamilton e Verstappen. I due campioni si trovano pienamene d’accordo su un argomento
Dopo tanti anni lontano dall’Africa, il Circus ha voglia di tornare a gareggiare nel “Continente Nero”. Lewis e Max sono tra i principali sponsor di questa idea. Il circuito del Kyalami va però rimodernato per avere il via libera.
Le loro lotte in pista hanno deliziato gli appassionati nel fantastico Mondiale del 2021. Max Verstappen e Lewis Hamilton hanno saputo duellare fino all’ultimo sangue in quello che viene ricordato come uno dei duelli più belli ed emozionanti di sempre. La Mercedes W13 non ha permesso al sette volte iridato di essere della contesa anche nel 2022, lasciando via libera alla Ferrari di Leclerc, che almeno nella prima parte dell’anno ha dato battaglia.
Ora, però, il prossimo campionato, almeno secondo le previsioni dei simulatori, dovrebbe essere molto più avvincente, con i tre top team ravvicinati in termini di prestazioni. Lewis insegue sempre il record assoluto degli otto mondiali, mentre Max vuole calare il tris. In atteso di capire cosa succederà in pista, però, i due si trovano perfettamente d’accordo su un preciso argomento: il ritorno dell’Africa in Formula 1.
Il CEO di Liberty Media, Stefano Domenicali, ha già mosso i primi passi per riportare il Sud Africa nel Circus. L’ex team principal della Ferrari ha svolto poco tempo fa un viaggio dalle parti di Johannesburg, per controllare lo stato dei lavori sul tracciato di Kyalami. Il circuito ha ancora una licenza di Grado 2 della FIA, e dunque non può ospitare gare della classe regina. In futuro però tutto sarà messo a punto e si pensa di riportarla in calendario al massimo fra un paio di stagioni.
Il Sud Africa ha ospitato gare di F1 a partire dal 1962, proprio a Kyalami. L’ultimo atto avvenne nel 1985, quando le sanzioni politiche internazionali, legate alla vicenda dell’apartheid, hanno costretto gli organizzatori ad interrompere la collaborazione. Si è tornati nei sobborghi di Joannesburg nel biennio ’92-’93, ultime apparizioni del continente africano.
Di certo Lewis Hamilton sarebbe ben lieto di poter gareggiare davanti ad un pubblico a cui si sente molto vicino. Impossibile dimenticare, infatti, gli sforzi profusi dal driver inglese per i diritti dei piloti di origine africana. Dello stesso avviso è stato anche il bicampione olandese, che di questo ha fatto menzione in una recente intervista riportata dalla testata TheDrive.
“Penso che ci sia ancora bisogno di una gara in Africa. Siamo praticamente in tutti gli altri continenti, credo che questo sia il prossimo passo per la Formula 1. Abbiamo una storia lì, per esempio con il Sudafrica. Sarebbe una grande aggiunta per il calendario”.
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