Circolazione auto, arriva il divieto definitivo: non si potrà più fare dal 1° marzo. Tutti gli automobilisti dovranno prenderne nota in fretta
E’ stato deciso che dall’inizio del prossimo mese tutti i veicoli privati di categoria Euro1 e quelli commerciali di classe Euro 3, non potranno circolare nel Comune di Genova. La decisione arriva con poco preavviso e scattano le polemiche.
Il tema ambientale è diventato sempre di maggiore importanza negli ultimi anni, per diversi aspetti. Innanzitutto il cambiamento climatico e la crisi dell’ecosistema naturale ha acceso i riflettori su un tema troppe volte allontanato dalla stretta attualità. Ci si è accorti che non riguarda solo le generazioni future, ma proseguendo di questo passo, avrà anche un forte impatto con la nostra quotidianità.
Proprio per questo motivo si è incentivata la rivoluzione elettrica nell’Automotive e si sta continuando ad investire su quello che sarà il prossimo passo: i carburanti interamente ecologici e 100% eco-sostenibili.
I cittadini si devono adeguare a questa presa di decisione delle istituzioni e devono rispettare dei precisi obblighi in tal senso. Ad esempio le auto più vecchie, con maggiori emissioni, non possono più circolare nel centro cittadino delle principali metropoli italiane.
La differenziazione delle auto in classe Euro auto è diventata quindi di primaria importanza e va seguita attentamente da tutti.
Esistono dei precisi parametri che ci permettono di individuare le varie fasce, cercando quindi di capire quali sono le limitazioni a cui andiamo incontro. Ad essere presi in esame sono tre diversi tipi di sostanze inquinanti e i relativi parametri:
L’anidride carbonica (CO2).
Gli ossidi di azoto (NOx).
Il particolato (PM).
In base a questi valori abbiamo una suddivisione in 6 classi Euro auto, ad ognuna delle quali corrispondono dei parametri relativi all’inquinamento della vettura come le emissioni di CO2 e NOx. In particolar modo la prima si riferisce alle vetture immatricolate dal primo gennaio 1993. Prevede limiti di 2,72 g/Km per il monossido di carbonio e 0,14 g/Km per il particolato, obbligando all’uso delle marmitte catalitiche per i veicoli a benzina e all’alimentazione a iniezione per le macchine diesel.
La Euro 3, invece, fa riferimento ai veicoli immatricolati dal 2001 devono garantire emissioni massime ancora più basse, con 2,3 g/Km di monossido di carbonio, 0,2 g/Km di particolato e 0,15 g/Km di ossidi d’azoto per le auto a benzina, mentre quelle diesel hanno dei limiti leggermente più elevati.
Ci soffermiamo in particolar modo su queste due categorie poiché sono quelle prese in esame dal Comune di Genova per il prossimo blocco della circolazione. Si perché a partire dal prossimo 1 marzo, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 19, per tutti i veicoli privati Euro 1 e per quelli ad uso commerciale Euro 3 scatterà una nuova stretta.
Un provvedimento giunto con pochissimo preavviso e che mette in difficoltà i cittadini per le tempistiche di messa in regola. A specificarlo è stato il direttore di Confesercenti Genova, Paolo Barbieri: “C’è molta preoccupazione tra tutti gli operatori commerciali che usano un veicolo da lavoro, dagli ambulanti ai fruttivendoli”.
“Troppo poco il preavviso e le cifre ingenti necessarie a rinnovare il parco mezzi, questa misura risulta infatti essere fortemente punitiva per le piccole e medie imprese che già si trovano ad affrontare una crisi energetica senza precedenti e, quindi, con poche risorse a disposizione per ulteriori investimenti“.
Proprio per questo si sta pensando di “esentare dal divieto di circolazione quanti utilizzino mezzi commerciali nello svolgimento della propria attività e per il proprio sostentamento e di prevedere, contestualmente, degli incentivi dedicati alle imprese per l’acquisto di nuovi veicoli a basse emissioni, sull’esempio di quanto fatto dalla Regione Piemonte”.
“Su questo è in atto un dialogo costruttivo con l’amministrazione comunale, che speriamo porti, a breve, a delle soluzioni condivise. Abbiamo inoltre già richiesto – conclude Barbieri – alla Regione di adeguare il bando cassa commercio su questo tema, prevedendo il fondo perduto per rinnovare i mezzi”.
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