Red Bull, c’è un clamoroso ritorno: adesso è ufficiale. Si tratta di un ritorno al futuro per uno dei marchi che ha fatto la storia della Formula 1
Dopo l’addio della Honda nella scorsa stagione, la Red Bull ha iniziato a produrre in modo autonomo le proprie power unit, attivando un processo di crescita industriale basato su un ampliamento della propria fabbrica. Ora però le cose stanno per cambiare nuovamente.
La Red Bull Powertrains, nota anche con l’acronimo RBPT, è lo spin-off ideato dall’azienda austriaca per rispondere alle esigenze di costruzione della propria power unit per le vetture di Formula 1. Quando la Honda ha comunicato nel 2021 che avrebbe lasciato il Circus, la scuderia di Christian Horner non ha trovato nessuna soluzione idonea che gli potesse permettere di chiudere un accordo tecnicamente vantaggioso sotto tutti i punti di vista.
Da lì l’idea di diventare autonomi, ampliando il proprio compartimento industriale in Inghilterra e acquisendo diverse figure professionali di spicco dai team concorrenti (incluse Mercedes e Ferrari).
Ora però questo procedimento potrebbe interrompersi di fronte ad una nuova partnership con un marchio di caratura mondiale. Si perchè dopo aver trattato a lungo con la Porsche, ora la Red Bull sembra pronta a sposare la causa della Ford.
La casa automobilistica statunitense Ford si legherà alla Red Bull a partire dal 2026. Secondo quanto riportato dai britannici della BBC, l’azienda americana finanzierà in parte un motore progettato e realizzato da Red Bull Powertrains presso la sede di Milton Keynes, in Inghilterra.
Anche la squadra sorella della Red Bull, l’AlphaTauri, dovrebbe utilizzare motori con il marchio Ford.
“Non commentiamo le speculazioni”, ha dichiarato un portavoce della Ford presso la sede della società a Dearborn, Michigan, rinviando di poche ore l’annuncio ufficiale.
Questa notizia diventa molto importante anche per il resto del Circus, alla continua ricerca di grandi marchi pronti a subentrare nella competizione. L’anno scelto per subentrare, ovvero il 2026, non è casuale, visto che si tratterà della prima stagione con nuovi carburanti ecologicamente sostenibili al 100% e con un maggiore sviluppo della componente elettrica.
Per quanto riguarda il passato della Formula 1, Ford ha un curriculum di tutto rispetto, considerando il fatto che ha prodotto tramite la sua linea sportiva, Cosworth, dei propulsori in grado di vincere negli anni ’60 e ’70. Inoltre, gli appassionati non possono dimenticare il binomio straordinario con la Benetton di Flavio Briatore e Michael Schumacher. Insieme produssero la Benetton B194, monoposto spinta dal Ford EC Zetec-R, V8 (75°), 3494 cc, da 660 CV, che sbaragliò la concorrenza nel campionato mondiale del 1994 (primo titolo iridato della carriera di Schumi).
Max Verstappen e Christian Horner sperano di rinverdire i fasti del brand americano in F1, consapevoli che anche dal punto di vista economico avere un colosso del genere alle spalle può essere solo un vantaggio. Nel frattempo, però, la Red Bull Powertrains dovrà preoccuparsi di continuare ad investire da qui al 2025 per rimanere sul tetto del mondo.
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