Nonostante il lavoro svolto in questi anni Elon Musk non sembra ancora in grado di soddisfare proprio tutti gli acquirenti di Tesla che si sono esposti con una causa multimilionaria. Ecco cosa li ha fatti così infuriare.
Gestire la compagnia di automobili elettriche più famosa e diffusa degli ultimi dieci anni è un lavoraccio e Tesla affronta ancora una volta problemi importanti che graveranno forse sulle finanze di Elon Musk stesso. Il CEO del marchio sta incontrando parecchi grattacapi con una funzione in particolare della batteria della sua vettura di punta che non ha rispettato le promesse fatte ai potenziali clienti.
Tra trionfi e fallimenti
Tutti i grandi imprenditori vi ripeteranno la stessa cosa se glie lo chiedete, come probabilmente farebbe anche il personaggio in questione: arrivare al top del mercato non è la parte peggiore, quella è restarci. Lo sa bene il nostro Elon Musk, manager e primo finanziatore della start app californiana Tesla che nel giro di una decina di anni è diventata se non la più grande produttrice di automobili elettriche sicuramente quella più chiacchierata del mondo.
Purtroppo, la ditta di Musk non fa sempre parlare di se in positivo e tra notizie sull’arrivo imminente di autocarri e piccole utilitarie dal prezzo relativamente basso sul mercato che fanno molto bene all’immagine della casa produttrice troviamo anche qualche piccolo neo. Il nuovo problema che la casa sta affrontando arriva dall’oriente e non è qualcosa che si può ignorare.
Dura troppo poco?
Le principali cause di problemi per Musk arrivano da due situazioni spiacevoli mai risolte da molti clienti ovvero i malfunzionamenti dell’autopilota che in alcuni casi notevoli sembra aver causato degli incidenti piuttosto che prevenirli e la tendenza delle automobili a fare molti danni quando prendono fuoco per un guasto. Le batterie al litio infatti bruciano ancora più velocemente della benzina, secondo gli stessi pompieri che si occupano di spegnere questi roghi improvvisi.
Ma non è tutto: sapete qual è un altro grande problema delle automobili elettriche che nessuna casa è realmente riuscita a risolvere per il momento? La durata della batteria che rende l’autonomia dell’automobile troppo breve nel migliore dei casi e un terno al lotto nei peggiori quando le temperature schizzano alle stelle diminuendola di colpo. Proprio questo fattore potrebbe costare milioni al marchio americano.
Due milioni e viaÂ
Secondo il periodico americano Motor Biscuit che ha presentato anche una quantità di fonti sinceramente impressionante per documentare la faccenda, in un paese in particolare Tesla starebbe ricevendo tantissime critiche per la scarsa durata delle batterie delle sue vetture, Model S in primis. Dalla Corea del Sud sarebbero arrivate in totale cause contro il marchio per un cumulativo di addirittura 2,2 milioni di Dollari attraverso la South Korea Fair Trade Commission che regola le vendite e le importazioni.
Il problema si è sviluppato soprattutto in Corea del Sud perchè a quanto pare i valori di autonomia media delle automobili riportati dalla campagna pubblicitaria di Tesla che prometteva una durata di oltre 528 chilometri con una singola ricarica, valore che secondo la class action coreana sarebbe sceso di almeno la metà durante l’inverno costringendo molti automobilisti a più ricariche con tutto quello che ne consegue.
Dal canto suo, il marchio ha risposto presentando dei dati che ridimensionano questa stima ad una riduzione media del 16,5% sulla durata della batteria su tutti i modelli venduto nel paese asiatico che ha coinvolto il brand nello scandalo ma ha allo stesso tempo modificato la pubblicità , affermando che 528 chilometri sono l’autonomia massima con una singola carica. Non sappiamo come si risolverà questa causa ma sicuramente, non è una bella pubblicità per Tesla.