Ferrari di nome e di fatto? Non proprio, ma questo particolare veicolo ha sicuramente una quotazione da supercar, solo che non ne replica prestazioni e stile. Ecco perché tutti i collezionisti vorrebbero guidarla.
Spesso si dice – a ragione – che le Ferrari siano tra le poche vetture che valgono più da usate che da nuove, specie alcuni modelli molto particolari come la 250 GTO o la F40, tutte automobili che valgono ben più di un milione di Euro. Può capitare però che per circostanze molto curiose, ad un’asta si presenti una Ferrari…che non è proprio ciò che sembra dal nome. Ecco come è andata in questo caso.
Nel nome del fondatore
Molte case automobilistiche prendono senza troppa fantasia il loro eponimo dal cognome o nome del loro fondatore storico, è il caso di marchi come Lamborghini – fondata dall’imprenditore del settore agricolo Ferruccio Lamborghini – Mercedes Benz – gentile tributo all’ingegner Karl Benz che brevettò uno dei primi motori a scoppio – e naturalmente la più famosa di tutte, Ferrari – dobbiamo anche specificarlo che si tratta di un omaggio ad Enzo Ferrari? – che è una delle aziende più famose in assoluto.
Il fatto è che il cognome Ferrari in Italia non è poi così raro: ci sono diversi calciatori professionisti che lo hanno portato così come atleti, politici ed altri VIP che non hanno comunque nessuna parentela con Il Vecio, storico ideatore della casa. Un caso davvero bizzarro di omonimia si è verificato anche nel mondo delle quattro ruote ed ha mandato in confusione i fans all’asta.
Ranger delle nevi
Il piccolo mezzo andato recentemente all’asta su RM Sotheby ha qualcosa in comune con la Ferrari anche se in genere non sembrerebbe. Infatti, è stato ideato da un ingegnere italiano, tale Carlo Ferrari che però a sentire chi ha promulgato il bando non ha nessun tipo di parentela con il fondatore dell’azienda produttrice di supercar con sede a Maranello. Una coincidenza incredibile che ci permette comunque di scoprire un veicolo stranissimo.
L’ingegnere Ferrari a differenza del suo omonimo non si lanciò nel mondo delle supercar, bensì introdusse nel corso degli anni settanta alcune vetture molto particolari destinate ai terreni più disastrati, prendendo componenti da vetture Fiat come la onnipresente Cinquecento. Il risultato è questo interessante mezzo da neve che a quanto pare, non teme davvero nessun tipo di bufera o blizzard.
Piccolo ma grintoso
Il mezzo in vendita è un piccolo Ferves Ranger del 1970, un veicolo 4×4 adatto ad ogni terreno. Non lasciatevi ingannare dall’aspetto molto fragile della vettura: il peso leggero del veicolo è un vantaggio e Ferrari che evidentemente sapeva il fatto suo lo progettò appositamente per pesare molto poco, in modo da non gravare troppo su neve e ghiaccio e di riuscire a districarsi sui terreni più instabili e pericolosi. I test confermano che il mezzo è ottimo per queste situazioni.
Curiosamente, il nome della casa produttrice è nato proprio per l’omonimia tra…Ferrari e Ferrari! Per evitare problemi legali infatti il signor Carlo decise di creare una sigla con il suo cognome anziché usarlo rischiando una querela, con l’anagramma Ferrari Veicoli Speciali che con una crasi diventa appunto Ferves.
Ora parliamo un po’ di prezzi, forse l’unico aspetto in cui questo piccolo sostituito della Land Rover Defender ha qualcosa in comune con una Rossa di Modena. Il prezzo del mezzo, attualmente all’asta, si aggira per gli esperti tra i 40.000 ed i 60.000 Euro a causa della sua rarità e dell’unicità del prodotto. Una cifra che non si spende a cuor leggero per una Lotus, figuriamoci per un carrellino con le sospensioni della 500. Consigliato a ricchi sciatori che vogliono qualcosa per muoversi da una pista all’altra.