Chi possiede un’auto elettrica in questi giorni, in Italia, è seriamente arrabbiato per le ultime decisioni. Per fortuna comincia a muoversi qualcosa.
Una delle notizie peggiori per gli italiani, con l’inizio del 2023, è sicuramente stato l’aumento spasmodico del costo dei carburanti. Una mazzata per tutti i possessori di auto e moto o altri mezzi.
Stop dal 1 gennaio scorso al taglio governativo sulle accise, visto che la proroga è scaduta proprio con lo scattare del nuovo anno. Dopo le tante proteste dei consumatori o lo sciopero dei benzinai, il Governo Meloni sta cercando di trovare delle soluzioni per accontentare tutti.
Per questo motivo sta per andare in porto il bonus dei carburanti, ovvero una delle misure previste dal Governo per contrastare il rincaro folle dei prezzi alla pompa. Un aiuto erogato soltanto a determinate condizioni, sempre previa autorizzazione del datore di lavoro.
C’è però una disparità che si legge nelle righe del nuovo bonus. Ovvero tale agevolazione al momento non è stata estesa alle ricariche per le auto elettriche, come se quest’ultime fossero una categoria a parte per pochi intimi.
Secondo gli esperti di settore sarebbe il caso di ampliare la platea di beneficiari a nuovi soggetti. Nello specifico, la somma andrebbe accordata anche per la ricarica di veicoli elettrici. Tale agevolazione avrebbe lo scopo di azzerare le disparità di trattamento tra veicoli a differente alimentazione, ritenute ingiustificate.
Sergio Cristallo, Direttore Centrale Coordinamento normativo dell’Agenzia delle Entrate, si è pronunciato nel corso dell’audizione, inerente al decreto Trasparenza, circa le tariffe delle stazioni di servizio. Secondo Cristallo è necessario apportare i correttivi fin da subito agevolando anche le auto elettriche, onde evitare di creare scompensi tra le fasce della popolazione, in rapporto alla forma di alimentazione prescelta.
Il bonus ammonta a 200 euro e viene corrisposto una tantum, al fine di calmierare i prezzi, che nel recente periodo sono schizzati verso l’alto. Tale aiuto sull’acquisto del carburante acquisisce rilievo reddituale quando lo stesso entra nella sua effettiva disponibilità. Lo ha sottolineato l’esponente dell’Agenzia delle Entrate, affinché le istituzioni chiamate a pronunciarsi in merito attuino dei correttivi. Il medesimo contributo economico è da considerarsi deducibile al 100 per cento dal reddito d’impresa.
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